Commento alla Parola di oggi: “Ma voi, chi dite che io sia?”

“Ma voi, chi dite che io sia?”. Questa la Parola del Signore di oggi che ci sprona ad una riflessione sulla natura di Gesù, tratta dal Vangelo di Matteo.

Il Vangelo di oggi ci dice

Il quesito posto dal Cristo è il medesimo che ogni cristiano di pone e si deve porre per non avere una visione esclusivamente dogmatica del Salvatore.

La Parola del Signore di oggi ci conduce alla parte finale del viaggio di Gesù. In questo passo il Maestro chiede ai suoi di riferirgli cosa pensa il popolo d’Israele, chi credono che sia. Questi gli dicono che tutti hanno compreso la sua missione divina, ma l’idea principale è che sia uno dei profeti. C’è chi crede che sia Elia, chi che sia il Battista rinato dopo la condanna a morte e chi invece che si tratti di Geremia, per le sue invettive contro il Tempio. A quel punto il Cristo chiede a loro chi pensano che sia e a rispondere è Simone, affermando che lui è il figlio di Dio. Dopo aver udito quelle parole Gesù comprende che è Dio stesso a parlare e affida al discepolo, nominato Pietro, il ruolo di guida della Chiesa.

Dal Vangelo secondo Matteo (16, 13-19):

“In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»”.

Commento alla Parola di oggi

La domanda che Gesù pone ai discepoli e quella che ogni credente si è posto nel corso della sua vita “Chi è Gesù Cristo?”. Interrogarsi sulla natura del Figlio di Dio è un passo fondamentale per superare la visione nozionistica e dogmatica data dagli insegnamenti e riuscire davvero a comprenderne l’essenza. Questo non significa che Gesù assuma significati e valenze differenti in base al volere del singolo, ma che il singolo, approfondendone la conoscenza ne riesce a cogliere il vero Io.

Non a caso Gesù fonda la sua Chiesa (termine che si trova solo altre due volte nei vangeli e sempre in quello di Matteo) su Simone detto Pietro. Questo infatti è stato l’unico a rispondere alla domanda del Maestro. Lo ha fatto con parole proprie, poiché Dio stesso lo aveva fatto partecipe di quella rivelazione. Gesù infatti lo chiama “Beato”, in quanto Dio ha voluto condividere con lui la verità, e lo rende prima pietra della Chiesa (intesa come comunità cristiana), affinché possa divenire uno standard per chiunque voglia accedere al Regno dei Cieli.

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Luca Scapatello

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