Commento alla Parola di oggi: “La messe è abbondante”

“La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai”. Questa la Parola del Signore di oggi, tratta dal Vangelo secondo Matteo.

Il Vangelo di oggi ci dice

Nonostante le voci e le illazioni sul suo conto, Gesù continuava a girare per Israele guarendo malati e infermi e insegnando nelle Sinagoghe.

Dopo aver scacciato un demone da un uomo muto ed avergli così ridato la parola, Gesù è al centro delle discussioni di tutti i presenti. C’è chi sbalordito gli riconosce doti divine e ammette che una cosa simile in Israele non si è mai vista. I Farisei, al contrario, ritengono che quelle capacità sono frutto del demonio. Il Messia non si cura delle voci e continua ad aiutare chi ha bisogno e a diffondere la lieta novella. Dinnanzi ad un gruppo di bisognosi, colto da compassione, il Messia si ferma ed invita i suoi a pregare il Signore, poiché la messe è abbondante ma gli operai sono pochi.

Dal Vangelo secondo Matteo (9, 32-38):

“In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!»”.

Commento alla Parola di oggi

Gesù percorre tutta la galilea guarendo infermi e malati, liberando le persone dalle possessioni demoniache. Questi miracoli sono un modo per diffondere la notizia dell’avvento del Regno dei Cieli, un luogo in cui l’uomo sarà libero dalle sofferenze fisiche e d’animo. Le guarigioni e le liberazioni, in questo senso assumono un valore fondamentale nella liberazione dell’uomo dalle maglie del male che lo attanaglia. La guarigione del muto esemplifica perfettamente questa azione di liberazione dalle catene del male. L’uomo che non può parlare accusa sia il danno fisico che quello del cuore, in quanto è privo dello strumento che gli permette di dialogare con i fratelli. Non è un caso infatti se oltre a restituirgli la parola lo libera anche dal demonio.

I farisei questo non lo capiscono, travisano, e pensano che sia opera del demonio. In questo caso, però, sono le folle stesse a smentirli, riconoscendo tramite stupore la sua azione divina. Infine Gesù allarga il suo sguardo al mondo, vede quante persone hanno bisogno di aiuto ed invita i suoi discepoli a pregare, affinché oltre la messe -già abbondante – arrivino anche gli operai per liberare il mondo intero dalle sofferenze.

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Luca Scapatello

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