Commento alla Parola di oggi: “Io sono la risurrezione e la vita”

“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”. Questa la Parola del Signore di oggi tratta dal Vangelo secondo Giovanni.

Il Vangelo di oggi ci dice

Il Messia consola Marta, affranta per la scomparsa del fratello, rassicurandola del fatto che chiunque creda in lui ha accesso alla vita eterna.

Quello di oggi è uno dei passi maggiormente conosciuti del Vangelo, quello in cui il Messia si reca nella casa di Marta e Maria dopo aver saputo della morte di Lazzaro. Ad accoglierlo è Marta, la quale dice immediatamente al Cristo che se lui fosse stato presente il fratello non sarebbe morto. Ma Gesù la interrompe e le dice che chiunque crede in lui vive anche se è morto. La donna annuisce ed il Signore le chiede se crede davvero che chiunque crede in lui possa risorgere; Marta allora professa la propria fede nel Signore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (11, 19-27):

“In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo»”.

Commento alla Parola di oggi

Questa Parola del Signore è esemplificazione dell’amore, quello di Dio per i propri figli  e quello dei figli per il Padre Eterno. Commentato questo passo nel gennaio di quest’anno, Papa Francesco ci porta l’esempio di un bambino appena nato, il quale, se potesse parlare, direbbe di essere certo dell’amore dei propri genitori. Con queste parole vuole fare capire che chi ha fede è come quel bambino, percepisce l’amore che il Padre Eterno ha sempre provato nei nostri confronti e si sente al sicuro.

Gesù in questo passo ci dice che chiunque crede in lui non morirà mai, poiché risorgerà nel Regno dei Cieli. Tutti noi, dunque, abbiamo la certezza che questa vita che stiamo affrontando è solo un passaggio verso una meta definitiva, ovvero il raggiungimento della vita eterna.

Luca Scapatello

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