Il Signore ci dice: “Vuoi stare con me o vuoi stare contro di me? Hai paura di morire o credi che io ti darò la vita eterna?”
Gesù con questo Vangelo ci chiede di uscire dagli schemi. Ci dice che la fede non è fatta di organizzazioni, di metriche, se non di cambiamento, di attenzioni verso gli altri, di rettitudine interiore e di desiderio di essere liberi nella verità.
Non è un insieme di dettami la fede. Ci sono delle regole, ed è giusto che vengano rispettate, ma non è quella la strada.
Dobbiamo toglierci dalla mente l’idea di essere cristiani che fanno il minimo indispensabile: vado a Messa la domenica, ogni tanto faccio del bene a qualcuno. Non è quella la strada. Dio dice di non contare: già il fatto che “conti” quello che fai, vuol dire che stai misurando il tuo gesto di generosità, e quindi non è più generosità. È un bluff.
Oggi siamo schiavi di strutture portanti, di comportamenti, di immagine, di rispetto ideologico. Oggi ci sentiamo un po’ tutti “dio in terra”, ma non è così. Abbiamo tutti una grande possibilità di convertirci, di cambiare vita, donando loro la curiosità del nostro cambiamento.
Il Signore ci invita in modo diretto, non usa più troppi preamboli, ci chiama proprio ci viene a dire: “Vuoi stare con me o vuoi stare contro di me? Sei consapevole di me o no? Hai paura di morire o pensi che io ti darò la vita eterna?”
Sono domande forti, esistenziali. Se per capire quello che Gesù ci sta chiedendo servono affermazioni provocatorie, ma che ci portano a riflettere, ben vengano. Chiediamo davvero la grazia che si possa rimanere uniti, in un momento dove in un modo o nell’altro ci stanno dividendo. Dobbiamo fare lo sforzo di non cadere in una trappola che sicuramente, in modo anche inconsapevole, molti governi stanno adottando.
Chiediamo al Signore il dono della conversione del cuore, il dono della consapevolezza cristiana, il dono della libertà per ognuno di noi di poter scegliere e di poter agire in coscienza.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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