Vangelo di sabato 27 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Viviamo per il bene di Dio, per il desiderio che ha Dio di noi, e non dei nostri desideri. Perché Dio ci darà più di quello che desideriamo.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo è un Vangelo molto forte. È il momento dove Gesù fa risorgere Lazzaro e c’erano molti testimoni. Molti hanno assistito a questo fatto e alcuni di loro vanno dai farisei e gli riferiscono tutto.

Proviamo a immaginare questo Vangelo oggi: ci troviamo in un posto dove ci sono molte persone e c’è Gesù che resuscita Lazzaro, lo fa uscire dalla grotta dopo quattro giorni che era sepolto – c’era addirittura chi diceva che emanava già cattivo odore – si ricompone, ed esce dalla grotta quando Gesù gli dice: Esci fuori!.

Solo Dio dà la vita

Questo miracolo penso che sia un miracolo che può provenire solo da chi ha creato la vita, perché chi fa risorgere un morto non può che essere Dio! Ma è incredibile come nonostante Gesù abbia fatto risorgere un morto, quando sono andati a dirgli cosa stesse succedendo, i farisei non si sono fatti minimamente la domanda se Gesù fosse il Figlio di Dio. Si sono detti un’altra cosa: che poteva mandarli in rovina! E decidono di ucciderlo.

Entriamo in quella situazione, dove cui arriva qualcuno che dice: quel tizio ha fatto risorgere un morto! Loro non si chiedono se Gesù veramente il Figlio di Dio. La domanda che viene da farci allora è: ma chi stanno aspettando allora?

Come agisce la tentazione in noi

Pensiamoci. C’è qualcosa di incredibile! Qualcosa che non si può spiegare! Questo modo di procedere dei dottori della legge è proprio come agisce la tentazione dentro di noi. Perché il diavolo, che voleva distruggere Gesù, è colui che voleva governa le nostre tentazioni. Generalmente, agisce così: comincia con un’idea, piccola, che poi cresce a tal punto che contagia tutti e alla fine si giustifica.

Ecco i passi della tentazione del diavolo. E in quei tre passi che ha fatto il diavolo in Caifa, il sacerdote del tempio, ha cominciato con una cosa piccola, un’idea piccola, ma poi ha contagiato tutti gli altri. Si è fatta concreta e alla fine si è giustificata, e Caifa ha detto che era necessario che morisse uno per il popolo. È la giustificazione di tutto, e tutti hanno accolto l’invito dei Farisei.

Guardate, ora faccio un esempio. Come è possibile che Gesù risorge dai morti, fa risorgere i morti, guarisce i lebbrosi, ridona la vista ai ciechi, fa tornare la voce ai muti, fa sentire i sordi… E i Giudei lo hanno preso e messo alla gogna?

Ci giustifichiamo

Io ho una mia amica, una mia sorella, che è in difficoltà col marito, hanno due figli. Lei è una brava persona, è stata fedele col marito per tanto tempo, ma ora si è convita che non lo ama, che non si è mai sentita amata, anche se sono circa 10 anni che sta con lui. Ora lei ha scelto la strada della separazione e sa che questa strada farà male ai figli e farà male a lei.

Si è fatta tante domande ma si è data tante risposte e ha detto che non può stare con una persona che non ama e dalla quale non sente di essere amata come vorrebbe. Si è giustificata dicendo che non vale la pena vivere con una persona quando non c’è un sentimento vero.

Ma la cosa più triste di tutte è che il demonio la giustifica: le dice che ormai lo fanno tutti, che i bambini capiranno, di non combattere di non lottare, che tanto lui è così… E probabilmente se lei non ascolta il Signore, questo matrimonio diventerà una separazione e i figli vedranno i loro genitori separati.

Non voglio condannare chi si separa perché io sono stato separato per quattro anni e mezzo e so che ci si arriva sotto un grande inganno, poi ci possono essere dei motivi validi, e non voglio dire che non si può valutare di decidere di separarsi.

Ma in questo caso, e ve lo dico perché è capitato anche a me, quando io tradivo mia moglie, convinto che non era la donna della mia vita, io l’ho lasciata, l’ho abbandonata. Ad un certo punto mi rendo conto che io cercavo altro: sapevate cosa il demonio mi diceva? Mi diceva: non ti preoccupare!

Perché il male ci giustifica

In fondo sei una brava persona, una persona che fa sport, non bevi, non ti droghi, non fumi… Questo matrimonio non va più, questa persona che stai frequentando ti ha dichiarato il tuo amore… Ma che stai a perdere tempo a fare con tua moglie? Vai tranquillo…

Il demonio mi giustificava! Era “il mio migliore amico” nel farmi restare dove stavo. Mi faceva rimanere lì, portando quel matrimonio alla rottura. Poi il Signore mi ha dato il dono di vivere un trauma grande, dove mi sono fatto tante domande e credo lì di aver incontrato Gesù in modo particolare, che mi faceva notare che mia moglie non era responsabile del nostro problema come dicevo, che non era stata lei a voler chiudere la storia ma che l’ho portata io a chiuderla.

Che era l’unica donna che veramente mi ha amato per quello cha ero e non per quello che avevo o sembravo. Io in quel momento potevo fare come i giudei o i farisei, ma ho pensato: queste cose che ha fatto mia moglie sono buone o rischiano di rompere il mio piano di vivere una vita nuova senza di lei?

Il Signore interviene

Potevo scegliere anche di rimanere dove stavo, ma grazie al Signore al quale ancora sono debitore per tante grazie che ho ricevuto, ho avuto il coraggio di seguire la verità, questa voce sincera. I giudei non lo hanno fatto. Non hanno ascoltato quella voce sincera che li doveva far riflettere su chi era quell’uomo che aveva fatto risorgere Lazzaro. Loro hanno pensato in modo contrario: chi è questo che ci viene a rompere le uova nel paniere?

E quindi mi vene spontaneo condividere con voi questo pensiero: ma noi, se stavamo lì e assistevamo ad un miracolo del genere, potevamo ancora avere dei dubbi? Potevamo dubitare di chi diceva a Lazzaro: esci fuori e risorgi dai morti?

Perché se è possibile dubitare che quella non sia un’opera di Dio, allora di chi era l’opera? Se ti fanno un intervento chirurgico e ti esportano un tumore grave, doloroso… Quel chirurgo verrà riconosciuto come un bravo chirurgo.

La potenza di Dio

Ma se uno come Gesù solamente con le parole fa uscire un cadavere dalla tomba, e quel cadavere si è ricomposto ed è uscito da lì sano e vivo, una domanda grande dobbiamo farcela: come si fa a dubitare di un tale miracolo? Come si fa a speculare in un tale modo e in quel contesto?

Perché i farisei non si sono arresi alla presenza di Dio vivo e vero in mezzo a loro? Perché hanno messo prima i loro desideri e non la verità.

Allora consiglio a tutti, me per primo, di non vivere per i desideri, ma per il bene di Dio, per il desiderio che ha Dio di noi, e non dei nostri per noi stessi. Perché Dio ci darà più di quello che desideriamo.

Il problema è che spesso non è risolvere un problema la cosa che ci deve preoccupare, ma come lo risolviamo. Perché se il problema lo risolviamo male, non solo resta ma si aggroviglia. Se noi abbiamo la soluzione ma adottiamo la quella sbagliata, quel sistema non funzionerà mai.

I farisei avevano questo tipo di problema: avevano incastrato le loro menti sulle loro convenienze, sul loro potere, sui loro desideri, sul loro progetto e non sul progetto di Dio, ed è per questo che Gesù ha lasciato la sua vita sulla Croce ed è risorto dopo tre giorni, per riportarci tutti a lui, illuminarci e riempirci della sua potenza e della sua benedizione.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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