Vangelo di giovedì 25 marzo: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

L’Annunciazione è l’annuncio che porta una speranza di eternità che mai nella storia c’era stata prima: Dio ci dona il Cielo!

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Nel Vangelo di oggi l’Angelo Gabriele svela a Maria ciò che sta per accadere: lei è stata prescelta da Dio e Dio attraverso di lei, con lo Spirito Santo, farà sì che nascerà un bambino, che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo.

L’Annunciazione è quindi l’annuncio che porta al mondo una speranza di eternità che mai nella storia c’era stata prima: Dio ci dona il Cielo, ci dona il Paradiso. Non ricordo dove l’ho letto, ma in quel momento nasce una competizione tra Dio e suo Figlio Gesù. Ovviamente è una provocazione questo discorso: è una competizione buona, una gara a chi ci ama di più, tra Gesù e Dio.

Un annuncio straordinario

Così, se è vero che Dio fa tutto quello che dice il Padre, noi ci troviamo di fronte a una realtà, che è quella di sapere che la nostra vita ha una destinazione alta, un punto d’arrivo eterno che noi non possiamo non tenere in considerazione. Non ci si rende conto ma quando nel Vangelo Gesù ci dice “in quel tempo”, a volte sentiamo questa narrazione pensando quasi a un racconto, come nei libri di fantasia. Ma poi se si ha la fortuna di andare in un posto come Nazareth, a camminare su quel suolo, e io ho avuto questa grazia, ci rendiamo conto che non è una favola!

Quando il Vangelo dice che in una città della Galilea un angelo apparve a Maria, apparve a Nazareth, possiamo dire che esiste un luogo, un punto del mondo dove questo angelo è apparso, e c’è una donna che ha partorito Gesù Cristo e Gesù Cristo è morto ed è risorto! Ne vengono descritti perfino i luoghi! Allora ci viene da dire: qui c’è qualcosa di grosso!

La teoria del falso muore di fronte alla storia

In questo giorno è successo qualcosa di straordinario per l’umanità. Si sta proclamando una parola talmente vera e storica che non c’è la possibilità di scrivere o di dire che il Vangelo è una storia di fantasia, perché a livello storico non c’è nessuno che può attestare che Gesù è un’invenzione.

Perché Gesù è davvero vissuto in questa vita, è morto ed è risorto. Allora, come dice don Maurizio Botta, ci sono due possibilità: o Gesù veramente si è fatto carne, veramente è morto e risorto, o è tutto vero… o è tutto falso: ma la teoria del falso muore davanti alla storia! La teoria del falso muore davanti alla testimonianza di chi ha perseverato in questo racconto. Allora ci troviamo davanti ad una realtà che ci deve per forza toccare.

E la realtà è che siamo parte di quel disegno. La vita di tutti noi è destinata al Regno dei Cieli. E non perché siamo bravi o meritevoli di tanto. Probabilmente non siamo meritevoli di tanto, probabilmente a volte non crediamo che la nostra meta sia eterna e spesso viviamo con Dio un rapporto opportunistico. Cerchiamo da Dio quello che vogliamo per il nostro “io”: non è questa la fede. La fede va oltre certi ragionamenti sterili.

La fede è un rapporto autentico

C’è chi dice: io credevo, poi è morto quel mio amico, ho avuto un problema… Allora non facciamo altro che confermare la parola che dice che chi semina la propria fede su un terreno buono, chi fonda la propria vita sulla roccia, non vacillerà; chi invece la fonda su un terreno poco buono, non solo vacillerà, ma perderà la fede.

Allora cerchiamo di prendere in considerazione un fatto importante: Gesù si è incarnato veramente a Nazareth di Galilea. È nato veramente in una mangiatoia, è nato veramente grazie allo Spirito Santo, ed è veramente morto e risorto. E allora se avremo consapevolezza di questi fatti, tangibili, storici, come potremo farci ingannare da un mondo che passerà come sono passati gli anni che abbiamo?

Chiediamo al Signore il dono di saper carpire, nel tempo che ci è stato donato in questa vita, la vocazione che Gesù ha voluto darci, perché è attraverso un rapporto autentico con Dio che la propria fede potrà essere viva, contagiosa e potremo vedere le meraviglie del Signore. Potremo vedere quei miracoli che tanto spesso abbiamo vissuto e che troppo spesso abbiamo dimenticato. Chiediamo al Signore il dono di memorizzare tutte le volte che nella nostra vita ci ha teso la mano e noi non l’abbiamo nemmeno guardato.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Impostazioni privacy