Vangelo di domenica 18 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

In ogni altare del mondo dove viene celebrato il memoriale dell’Ultima Cena, in ogni Santa Messa, Gesù torna in mezzo a noi

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Il Vangelo di oggi narra il momento subito successivo alla risurrezione di Gesù e il suo incontro con i discepoli di Emmaus. Gesù torna tra gli apostoli, appare in carne e ossa al punto di mangiare con loro.

Gesù dice che ciò è accaduto perché doveva rivelarsi tutto ciò che era stato scritto su di lui, e dovevano compiersi le Scritture della Legge di Mosè, dei Profeti e dei Salmi.

Essere pescatori di uomini

Leggendo queste parole mi è venuta in mente la Scrittura: c’è un momento nel Vangelo in cui Gesù dice a Pietro e agli apostoli: “sarete pescatore di uomini”. Non lo dice qui, ma lo ha detto altrove nel Vangelo.

Questa parabola ha voluto confermare quanto è importante la Parola. Gesù ha detto: “sarete pescatori di uomini”. Duemila anni fa disse questo agli apostoli. Grazie gli Apostoli si è diffusa la fede in Gesù, e dopo duemila anni è ancora viva.

Io un giorno ho deciso di iniziare questa preghiera, non sapendo cosa riusciva o poteva fare, sapevo solo che la dovevo fare, utilizzando quello che avevo a disposizione, quindi la pagina de La luce di Maria e la mia fede: non avevo di più.

Sapersi mettere in discussione

Ma se io ora vado a fare un disegno di questa combinazione, esce una rete e escono tanti uomini e donne pescati da Dio. Io non mi rendo conto di quello che faccio, come credo molti di noi.

Credo di dirlo senza presunzione che molti di voi sono stati pescati da questa preghiera: per riavvicinarsi al Signore, per mettere il Signore al giusto posto nella vita, per mettere in discussione la propria vita, i rapporti coi familiari, col denaro, con le apparenze…

E io oggi credo fermamente che, come la Parola doveva attestare che lui è risorto, io credo che oggi molti di noi siano stati pescati da quella Parola.

Di cosa è fatta la vita eterna?

Che è la stessa che dice: “Chi crede in me e farà ciò che è scritto, avrà in eredità la vita eterna”. Che cosa è la vita eterna? È una qualcosa di molto difficile da spiegare: chi può spiegarla? Io non so spiegarla, ma credo di sapere di che essenza sia fatta, e credo che lo possiamo dire tutti: la vita eterna è fatta di amore, perché Dio è amore.

Sappiamo quindi di avere un papà come Dio, che abbiamo un fratello come Gesù, che è Dio e fratello, che ci ha fatto pregare con una preghiera che ci fa sentire Dio come Padre. Un Dio vicino, non lontano, che scende verso di noi.

La differenza tra la nostra fede e le altre religioni è che tutte mettono Dio in un luogo lontano, quasi irraggiungibile. La nostra fede ci mostra un Dio che si fa come noi, che si fa chiamare “Padre”, che muore per noi, che risuscita in noi nella carne, e a cui è piaciuto diventare come me e te, per la nostra salvezza.

Un Dio vicino

Non è quindi un Dio lontano ma un Dio vicino, un Dio che tutti i giorni è voluto rimanere sulla terra attraverso tutte le Sante Eucaristie: in ogni altare del mondo dove viene innalzato il Calice del Suo Sangue e celebrato il memoriale dell’Ultima Cena, in ogni Santa Messa, Gesù torna in mezzo a noi.

Si materializza e diventa tangibile, reale, sia materiale che spirituale, esattamente come in questo Vangelo nel suo incontro da risorto con gli apostoli.

Gesù presente nella Santa Messa

Allora oggi Gesù ci dice: ma voi, quando andate a Messa, vi rendete conto che sono in mezzo a voi? Non abbiate paura, io sono lì in mezzo a voi! Noi dovremmo vivere la stessa sensazione, me senza la paura, che hanno vissuto gli apostoli vedendo Gesù risorto in carne ed ossa.

Perché oggi a Messa noi rivedremo tangibilmente nostro Signore, e non solo: ci nutriremo di lui. Non ha voluto solo mostrarsi presente, ma ha voluto entrare in noi.

Quando Gesù entra in noi, noi entriamo in Dio. Ringraziamo quindi il Signore del dono profondo della Sua Parola proclamata nella Santa Messa, per il suo sacrificio d’amore, che è la sua Croce, per la sua Mamma Maria che ci ha donato prima di morire, e per la Santa Chiesa Cattolica e apostolica e  per tutti i sacerdoti che ci donano ancora Gesù, presente in mezzo a noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Impostazioni privacy