Vangelo di domenica 11 luglio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Quando rivedremo un giorno la nostra vita con gli occhi di Dio, e gli interventi del nostro angelo custode, vedremo come Dio ci ha salvato.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù ci invita all’abbandono, infatti dice agli apostoli di non portare nulla con sé e, confidando nella sua provvidenza, “di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche”, ma solo lo strettissimo necessario.

Noi oggi non viviamo con lo “strettissimo necessario”, e questo non significa che è male, significa che dobbiamo essere capaci di viverci. Non occorre farlo sempre, ma esserne capaci e avere un rapporto diverso, senza essere schiavi del materiale, dei soldi, del successo.

Questo Vangelo, ci dice che gli apostoli, “partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano”.

Quando guarderemo la nostra vita con gli occhi di Dio

Questa è una grande testimonianza, a volte sottovalutata. Un sacerdote ha detto che una preghiera può guarire da un tumore: il punto è che spesso non lo sappiamo, perché non ce ne siamo accorti. Allora diciamo: ma io non ho mai visto un miracolo! Invece un domani, quando riguarderemo la nostra vita, vedremo che ci ha scampato da due tumori, che ci ha evitato 10 incidenti.

Quando rivedremo la nostra vita e gli interventi del nostro angelo custode, vedremo che potremmo aver avuto una sorte spirituale avversa e Dio ci ha salvato. Io credo che quel giorno vedremo la nostra vita davanti a tanta grazia, ma vedremo anche tutte le persone che non abbiamo perdonato, i miracoli che Gesù ci ha fatto e a quante persone, ragionando come ragioniamo noi, se le avessimo incontrare, avremmo fatto del male.

Stare al cospetto di Dio

Io sono convinto che molti di noi, quando vedranno la gloria e la grazia di Dio, si sentiranno molto male, e parlo per tutti, in primis per me, perché la mia consapevolezza che tutto ciò è vero mi mette davanti ad un’attenzione maggiore, perché mi assumo la responsabilità di recitare con voi questa preghiera tutti i giorni, parlando apertamente di quello che mi trasmette Gesù.

Occorre però essere certi del fatto che il nostro rapporto filiale è un rapporto unito all’amore di Dio, al messaggio di Gesù, alla speranza della Chiesa, della fede, alla pace cui tutti noi aspiriamo. Chiediamo al Signore il dono di questa pace che spesso ci manca e la consapevolezza di essere, attraverso Gesù, portatori di miracoli. Nessuna preghiera resta inascoltata, e cono certo che ogni volta che ci rivolgiamo col cuore aperto al nostro Signore e salvatore, noi riceveremo 10, 100 e 1000 volte in cambio.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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