“Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà”. Questa la Parola del Signore di oggi.
Con queste parole il Messia vuole fare capire ai discepoli che ciò che conta veramente non è la vita sulla terra ma quella eterna.
Con la parabola del chicco di grano, Gesù cerca di fare capire ai propri discepoli che non bisogna avere paura della morte. La morte, infatti, non è la fine del tutto ma il passaggio ad altra vita. Successivamente spiega che chiunque ami la vita nel mondo dovrà perderla, mentre chi aspira alla vita eterna, quando giungerà il momento del trapasso guadagnerà un nuovo inizio. Solo chi lo segue potrà ambire a questo passaggio e solo chi gli rende omaggio verrà onorato dal Padre Eterno.
Dal Vangelo secondo Giovanni (12, 24-26):
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
La Parola del signore di oggi ci spiega in maniera semplice come Gesù Cristo ha portato la speranza nel Mondo. Il Messia si è comportato esattamente come si comporta un chicco di grano, è caduto sulla terra. Ma perché questa sua presenza potesse germogliare nel cuore degli uomini c’era bisogno che si rendesse umile e accettasse di sacrificarsi in croce. Proprio la morte di Cristo è il momento in cui viene toccato l’apice dell’amore. Egli si è sacrificato affinché in noi potesse germogliare il seme della speranza nella resurrezione e nella vita eterna. Sconfiggendo la morte e mostrando agli altri in che modo poteva essere sconfitta ha salvato l’umanità.
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