Mancano poco all’inizio dell’Avvento, che inaugura un nuovo anno liturgico e, ci conduce al Natale di Gesù, nostro Signore.
Per questo motivo, vorremmo proporvi un modo per preparare una Corona d’Avvento, che ci aiuti a celebrare questo periodo così speciale, per noi cristiani. La Corona D’Avvento non è solo un centrotavola che serve ad abbellire le nostre case, a Natale. Ma serve a guidarci nelle quattro settimane che precedono la nascita di Gesù e segnano il Tempo d’Avvento, il tempo di attesa per questo evento. Le 4 candele della Corona verranno accese, una dopo l’altra, nelle 4 domeniche che si susseguono.
Ovviamente, nelle nostre Chiese, verrà fatta la stessa cosa. Così, questo “simbolo sacro” verrà posto sugli altari, come nelle nostre case. Intorno ad esso si raccoglierà la comunità e tutta la famiglia. Mentre si accende la candela e tutto tace, in attesa della luce (quella della candela, come quella di Cristo che viene al mondo), avremo un attimo per riflettere sul profondo significato di queste ricorrenze.
Accedendo la candela (magari potrebbero farlo a turno tutti i membri della famiglia) ricorderemo l’avanzare tempo che conduce al Natale, mentre, nelle nostre Chiese, durante la Santa Messa domenicale, le riflessioni sui Vangeli dell’anno in corso, ci suggeriranno buoni propositi.
Per la prima volta, la Corona d’Avvento venne ideata dal pastore protestante Johann Hinrich Wichern. Era il XIX secolo e servì a confortare e ad incoraggiare i ragazzi abbandonati in strada e in orfanatrofio. La prima Corona d’Avvento aveva 24 luci e adornava l’oratorio Rauhen Haus. Le luci piccole indicavano i giorni feriali, quelle grandi le domeniche.
Indicavano, soprattutto, il luogo in cui si ritrovava chi era solo e che, come gli altri, sentiva tuttavia l’arrivo del Natale. Così, venne riprodotta anche nelle case, rimpicciolita come si usa fare adesso. Negli anni successivi, l’usanza si diffuse anche tra i cattolici.
Ognuna delle 4 candele, come ognuna delle domeniche d’Avvento, ha un significato.
La seconda è da candela di “Betlemme”, la città in cui è nato il Messia.
La terza è la candela dei “Pastori”, i primi che videro ed adorarono il Messia.
La quarta è la candela degli “Angeli”, che annunciarono al mondo la nascita del Messia.
Antonella Sanicanti
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