Come portare Dio agli altri in questo tempo di grande prova?

Il difficile momento che stiamo vivendo da due anni a questa parte, ci sta facendo perdere di vista alcune cose fondamentali della vita. Ma ecco cosa ci fa ben sperare.

Ma risvegliare la consapevolezza che Dio è sempre con noi, è indispensabile. Ecco un’iniziativa particolare.

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Dio viene da noi

Pregare sempre, in ogni momento della nostra vita e, ancora di più, nel difficile momento storico che stiamo vivendo. Anche la tradizione popolare ci dice spesso che “l’unica cosa certa al mondo è Dio” e, in effetti, così è.

Ma quando la paura degli assembramenti, la necessità del distanziamento specie nei luoghi chiusi, e il contagio prendono il sopravvento, ci dimentichiamo di questa necessità e lasciamo Dio da solo in chiesa. Lui, nonostante tutto, è sempre con noi, nel nostro cuore ed ascolta ogni nostra invocazione, senza mai lasciare nulla al caso.

La necessità, però, però, di portare Cristo alla gente, di far sentire la sua parola e la sua presenza vicina alle genti, anche in questo momento, è uno dei cardini del ministero di un sacerdote di Napoli. Don Michele Madonna, infatti, è da 18 anni che confessa in strada.

Don Michele: “Ecco perché confesso in strada”

Un’iniziativa particolare se pensiamo che, proprio il Sacramento della Confessione dovrebbe svolgersi in chiesa. Ma non è sempre così. Lui è parroco della chiesa di “Santa Maria a Montesanto” a Napoli, e sono in molti a chiedersi il motivo di questo suo “confessare in strada”.

Lo faccio per due motivi: nel Vangelo Gesù chiede di evangelizzare, andare verso la gente e, anche perché Papa Francesco parla di ospedale da campo. Come le ambulanze escono fuori per prendere gli ammalati, anche io voglio uscire fuori per andare incontro alla gente perché penso che oggi la più grande povertà sia non avere Dio” – spiega, senza giri di parole, in un’intervista.

Ed in effetti, ogni settimana, don Michele esce dalla sua chiesa, si pone in piazza e lì confessa chi vuole avvicinarsi a questo Sacramento. Insieme a lui ci sono i giovani della parrocchia che annunciano il Vangelo ai passanti.

Con l’avvento della quarta ondata Covid, le chiese continuano a svuotarsi sempre di più, la paura è tanta, ma di certo non ci si può dimenticare di Dio e di come Lui voglia e possa essere vicino a tutti noi: “Sempre meno gente va in chiesa per partecipare alla Messa e accostarsi al Sacramento della penitenza. Eppure, quando scendo in strada per confessare, noto quanto la gente abbia bisogno di Dio – continua il sacerdote.

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Sono in tanti ad avvicinarsi a lui

Don Michele confida anche che, appena si siede con la sua stola viola, sono in molti a sentire quella necessità concreta di avvicinarsi, di sedersi di fronte a lui, di aprire il loro cuore a Dio.

Portare Gesù a tutti, specialmente in momenti difficili, facendo comprendere a tutti che, come più volte ha detto il Papa, “bisogna uscire fuori dalle chiese” e raggiungere ed annunciare a quante più persone possibili la Parola di Dio.

La gente ne ha bisogno e l’iniziativa di Don Michele è da lodare!

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