Un uomo, cliente del supermercato di Euroma 2, si accascia in mezzo ad un reparto. Alcuni presenti invece di soccorrerlo pensano a fare foto per i like.
Una totale mancanza di empatia e umanità che pare caratterizzare molte persone al giorno d’oggi e che fa rabbrividire.
Cliente si accascia al supermercato Euroma 2
Ieri si è verificata una tragedia in uno dei reparti del supermercato del Centro Commerciale Euroma 2. Un uomo di 73 anni che si trovava lì per fare la spesa ha avvertito un malore e si è accasciato davanti allo sguardo sbigottito dei presenti. Qualcuno ha immediatamente avvisato i membri dello staff del supermercato, i quali hanno recintato la zona e fatto allontanare gli altri clienti per permettere all’uomo di respirare e soprattutto concedergli un minimo di privacy.
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Purtroppo il successivo intervento dei paramedici non è bastato per salvare la vita al cliente che aveva accusato il malore. Quando i paramedici sono arrivati per provare a rianimarlo, l’uomo era in stato di incoscienza da diverso tempo. Gli operatori sanitari hanno constatato che non aveva più polso e dopo aver provato a rianimarlo ne hanno dovuto dichiarare il decesso.
Clienti a caccia di like invece di mostrare rispetto per la morte
Se la tragica notizia della morte di un uomo non può che suscitare dispiacere e tristezza, ciò che suscita un sentimento di rabbia è il comportamento tenuto da alcuni clienti. Quando lo staff del supermercato ha chiuso il reparto per evitare che si creasse una calca attorno all’uomo per terra, alcuni hanno cercato di forzare il blocco per scattare una foto. Il personale si è reso conto della cosa ed è stato costretto ad allontanarli nuovamente.
Si tratta sicuramente di una mancanza di rispetto nei confronti di una persona deceduta, ma anche di un fenomeno sociale disdicevole. Ci sono persone, infatti, che oggi farebbero qualsiasi cosa pur di ottenere un like, un commento o una condivisione in più sui social. Queste persone hanno totalmente perso il contatto con la realtà e preferiscono vivere in un mondo fittizio, fatto di foto contraffatte, stili di vita inesistenti, finte amicizie e apparenze. In un certo senso i social hanno spinto al trionfo della mondanità, del voler apparire e del voler ricevere riconoscimenti ad ogni costo. L’abitudine a questo mondo li ha poi portati a dimenticarsi qual è la differenza tra la realtà virtuale e quella fattuale, ed in questo caso a dimenticare il rispetto per la vita umana.
Luca Scapatello