Cosa+%C3%A8+il+Trigesimo+e+perch%C3%A9+%C3%A8+importante+per+noi+e+i+nostri+cari+defunti%3F
lalucedimaria
/che-cosa-e-trigesimo-perche-importante-per-noi-e-defunti/amp/
Notizie

Cosa è il Trigesimo e perché è importante per noi e i nostri cari defunti?

Una celebrazione di rilievo, dopo la morte di un nostro caro, è quella del Trigesimo. Come e cosa bisogna pregare?

photo web source

Ricordare una persona dopo un mese dalla sua morte è una tradizione cristiana ricorrente, accanto alla messa di suffragio. Ma che valore ha il Trigesimo? Perché lo si celebra? Vediamolo insieme.

La Messa dopo 30 giorni: cosa vuol dire

Trenta giorni dopo la salita al cielo di una persona cara, si celebra il cosiddetto “trigesimo”. Nel linguaggio liturgico, è la Santa Messa in ricordo di un defunto, esattamente dopo un mese dalla morte ma, nella concezione comune, invece, è la prima vera e propria Messa di suffragio che si celebra per quel defunto.

È un momento molto importante per la famiglia perché si ha l’occasione di riunirsi tutti insieme e pregare per l’anima della persona cara, in chiesa, alla presenza di Cristo, come quando lo si è accompagnato nel suo ultimo viaggio.

Per la Chiesa perché è importante celebrarlo

Per la dottrina cattolica, il Trigesimo ha un significato particolare: “Attraverso le preghiere e la celebrazione eucaristica, si chiede a Dio di perdonare i peccati dei defunti e accoglierli nel suo Regno”. Una pratica, un gesto che permetterà a chiunque abbia conosciuta quella persona, di pregare per lui l’ultima volta.

La celebrazione del trigesimo è considerata come di “grande supporto morale e spirituale” per la famiglia del defunto. Ricordare chi è salito al cielo prima di noi e pensare che sia lì, in Paradiso, a guardarci e a vegliare su di noi, e a portare le nostre preghiere a Dio quando ne abbiamo bisogno.

Pregare insieme per ricordare chi non c’è più

Un momento molto particolare che, in alcuni casi, viene anche rinnovato ogni mese, allo stesso giorno, con una messa di suffragio, celebrata quasi sempre nella stessa parrocchia dove si è dato l’estremo addio alla persona cara.

Ma ciò che conta ricordare è che le persone che salgono al cielo prima di noi, non sono mai completamente lontane da noi. La preghiera ci unisce a loro spiritualmente, le sentiamo accanto a noi sempre, anche se non più nel corpo, ma nello spirito. E questo ci tranquillizza perché pensiamo che quel legame indissolubile che ci ha uniti durante la vita, dopo la morte mai si spezzerà.

LEGGI ANCHE: Perché non bisogna dimenticare le anime dei defunti

ROSALIA GIGLIANO

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

Recent Posts

  • Santi

Oggi 1° maggio è la festa di San Giuseppe lavoratore: modello di onestà e servizio

Onorato con il titolo di lavoratore, san Giuseppe è posto a modello oltre che come…

4 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Vangelo di oggi 1° maggio 2025: Gv 3,31-36
 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 1° maggio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

5 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 1 Maggio 2025: “Non abbandonarmi Signore”

Giovedì giorno della devozione al Santissimo Sacramento. Ecco la preghiera del mattino da recitare oggi…

6 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 30 Aprile 2025: “Abbracciami nella Tua misericordia”

“Abbracciami nella tua Misericordia”. È la preghiera della sera da recitare questo mercoledì per meditare…

15 ore fa
  • Preghiere

30 aprile: il quadro della Madonna di Capocolonna si salva miracolosamente tra le fiamme

Il dipinto della Madonna di Capocolonna viene dato alle fiamme dai Turchi senza che il…

19 ore fa
  • Santi

Oggi 30 aprile è San Giuseppe Benedetto Cottolengo: aiutò gli ultimi con la forza della Provvidenza

Fondatore della Casa della Divina Provvidenza, san Giuseppe Benedetto Cottolengo è stato un sacerdote che…

1 giorno fa