Non staccate la spina a Charlie. Alla fine anche il Gosh, il Great Ormond Street Hospital, ha ceduto. L’ospedale Bambino Gesù di Roma ha inviato una lettera chiedendo ufficialmente ai medici inglesi di poter somministrare al bimbo un protocollo sperimentale che può funzionare. La nuova terapia è stata messa a punto da un team internazionale di 5 scienziati. L’ospedale britannico giustifica la sua posizione: la nostra scelta era dovuta al fatto di non far soffrire ulteriormente il bimbo che presenta anche danni cerebrali. Ma ora è giusto che i giudici possano valutare le nuove proposte. L’udienza dell’Alta Corte è fissata per lunedì prossimo.
Esultano i genitori di Charlie. La mamma afferma: “Noi non siamo genitori cattivi, siamo con lui tutto il tempo, non ha dolori, io non vorrei stare lì a guardare mio figlio nella sofferenza”. Quindi ricorda anche il caso di due bimbi con malattie genetiche simili a quella del figlio, che “stanno vivendo vite normali” pur con il supporto della ventilazione. La mamma confessa che la svolta c’è stata con la lettera che ha scritto a Papa Francesco e al suo conseguente appello a curare sino alla fine il figlio.
Gioisce anche Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù: sono molto contenta – dice – che si sia riaccesa una piccola speranza. Non sappiamo quali potranno essere i risultati, ma dobbiamo andare avanti.
Infine, esultano e sperano le tantissime persone che in tutto il mondo hanno manifestato e pregato e continuano a pregare per il piccolo Charlie.
fonte: radiovaticana
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