Caso Preynat: inizia il processo ai danni del cardinale Barbarin

Cardinale BarbarinIl processo ai danni del cardinale Barbarin è cominciato lunedì 7 gennaio. L’arcivescovo di Lione è accusato di non aver denunciato gli abusi sessuali di padre Preynat.

La prima denuncia a carico di padre Preynat, sacerdote che si occupava di gestire gli scout tra gli anni ’70 e ’80, è giunta alla diocesi di Lione nel 2014 quando un ex scout scopre che il parroco insegna ancora il catechismo ai bambini. In quel momento l’arcivescovo di Lione, il cardinale Barbarin (in carica dal 2002), apre un’indagine interna ed il 31 ottobre del 2015 rimuove Preynat dagli incarichi. Nel frattempo i sospetti sulla presenza di altre vittime vengono presentati alla giustizia che apre un’indagine sul parroco e su tutta la diocesi francese.

Nel corso delle indagini si scopre che i primi sospetti su Preynat erano stati condivisi con il vescovado di Lione già nel 1991. Già in quella occasione il sacerdote era stato allontanato dalle proprie funzioni, ma qualche anno più tardi è stato reintegrato. Nel gennaio del 2016 emerge la denuncia di un abuso ai danni di un ragazzo minore di 15 anni ed è in quella occasione che l’arcivescovo Barbarin ammette di essere stato informato dei comportamenti di Preynat già nel 2006-2007.

Denunciato il cardinale Barbarin, l’inizio del processo

Sebbene l’arcivescovo abbia giustificato la mancata azione disciplinare nei confronti del sacerdote, spiegando come all’epoca si trattasse di voci  e non ci fossero denunce a carico di Preynat, una delle vittime, nonché fondatore dell’associazione a tutela delle vittime di padre Preynat ‘La Parole Libérée’, lo ha denunciato per non averlo sollevato dall’incarico e non aver denunciato alla giustizia i sospetti sugli abusi. Le prime accuse sono state archiviate nell’estate del 2016, ma l’associazione ha deciso di citare il cardinale “direttamente”, motivo per cui è stato aperto una seconda indagine che ha condotto al processo attuale.

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Luca Scapatello

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