Il Cardinale Angelo Comastri, durante la Santa Messa, lancia un richiamo ed un monito a tutti i grandi della Terra. E’ ora di riflettere e i essere uniti.
“Gli Stati spendono per le armi e non per i ventilatori polmonari”: è un duro richiamo quello che il Cardinale Comastri lancia durante la sua omelia.
La Santa Messa della V domenica di Quaresima, il Cardinale Angelo Comastri la celebra dall’altare della Cattedra di San Pietro.
Una celebrazione che inizia con una riflessione dedicata a chi governa le Nazioni, affinchè diano maggiore attenzione a chi soffre ed è ammalato di Coronavirus: “Nel mondo, crescono le lacrime, ma cresce anche la generosità. Però si impone un esame di coscienza: perchè gli Stati spendono cifre enormi per le armi e per i divertimenti, poi mancano i soldi per acquistare apparecchi per la ventilazione polmonari?”.
Un pensiero che ha toccato i cuori e la mente: “Qui c’è qualcosa che non va, dobbiamo riconoscere che ci siamo allontanati dai comandamenti di Dio […] Chiediamo umilmente perdono”.
Se da un lato Papa Francesco, nella sua Messa mattutina, ci invita a ricordare tutte le vittime dell’epidemia e, anche, a piangere senza vergognarci di ciò, Comastri invece ci proietta verso la Settimana Santa ormai vicina, in particolare a guardare verso la luce di Cristo, luce che illumini le vite di tutti, specie di chi soffre: “La luce che Gesù ha portato nel mondo è indispensabile per capire il senso della vita e della morte […]
E’ vero e in questo momento ce ne accorgiamo, non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono della fede […] Gesù ha portato nel mondo la più bella notizia, Gesù è colui che ha restituito senso e dignità alla vita e alla morte dell’uomo. Dio è il proprietario esclusivo della gioia”.
La luce della fede, la gioia della resurrezione di Cristo e la sua vittoria sulla morte che, tra qualche settimana celebreremo, non ci allontani dalla preghiera sempre più accesa e fervente in questo momento di emergenza.
Le parole del Cardinal Comastri facciano riflettere tutti, in particolare chi governa le sorti delle Nazioni: la vita di ogni uomo, specie se ammalato, vale più di ogni altra cosa. Rispettare la vita, è rispettare un dono che Dio ci ha fatto.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: acistampa.com
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