Il caffè spirituale, una pausa con la Parola – domenica 26 settembre 2021

La parola da meditare oggi, ci invita a considerare alla luce dell’amore di Dio, la nostra storia personale di salvezza: “..ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati”.

Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda e aromatizzata, ci dà quell’input per iniziare meglio un nuovo giorno.

Il caffè spirituale, una pausa con la Parola
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È per tantissimi di noi, tra cui la sottoscritta, è un’abitudine irrinunciabile a casa o al bar in compagnia, e anche occasione per incontrare amici, conoscenti, colleghi.
Esattamente quello che dovrebbe essere la Parola di Dio per noi, un appuntamento a cui non possiamo rinunciare, per scoprire in essa l’opportunità per un incontro davvero imperdibile col Signore.

La Parola guida le nostre giornate

Ogni giorno, dopo aver pregato, perché non è un gioco né tanto meno un atto scaramantico, leggiamo una Parola aperta “a caso”, ma sappiamo che nelle cose di Dio, il caso non esiste, e che ogni sua Parola ci parla e vuol dire qualcosa proprio a noi, adesso.

La sua Parola è luce ai nostri passi, spesso ripeto queste parole di San Paolo nella Lettera agli Ebrei cap 4,12, perché mi piace tantissimo: 

“Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.

La Parola di oggi, domenica 26 settembre 2021

Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. (Efesini 2:4-5)

Nella Parola estera oggi “caso” emerge la figura di Dio Padre, grande nell’amore. Infatti la sua definizione per eccellenza è “ricco di misericordia”. La nostra salvezza è frutto di un suo dono di amore. La storia della nostra redenzione è infatti un atto di amore totale, di un Padre che arriva a sacrcificare addirittura suo Figlio per amore nostro, per riscattarci dalla condizione “da morti che eravamo per i peccati”. Perciò la storia umana non ha come finale ultimo il baratro della condanna, bensì la rinascita, per grazia ricevuta, gratuitamente e immeritatamente! 

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