Il grande mistero della Santa Sindone raccontato in un film inchiesta: si tratta di “C-14” che verrà proiettato sul grande schermo e metterà al centro il discusso lenzuolo.

Per i credenti è oggetto di venerazione, una reliquia tra le più preziose: la Santa Sindone che si trova a Torino è il lenzuolo che ha rivestito il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce. Porta impressa la sua figura con il suo sangue, di cui si conoscono i dettagli, come il gruppo sanguigno.
È un mistero su cui la Chiesa ha indagato a lungo, che ha sconvolto e convertito atei e lasciato nel dubbio i perplessi. Adesso si è deciso di realizzare un film che racconti il grande mistero che ruota attorno a questa immagine che così tanto attrae e interroga. Si chiamerà C-14 e sarà una produzione cinematografica che si prospetta di grande successo.
C-14, il film inchiesta sul mistero della Sacra Sindone arriva al cinema con l’intento di unire fede e scienza
La realizzazione di questo film, che prende il nome, C-14, dal test scientifico del radiocarbonio effettuata nel secolo scorso sul sacro lino, è un progetto ambizioso che si colloca come unico nel panorama italiano. La produzione è veneta ma si preannuncia con un respiro internazionale.

Vuole coinvolgere chi da sempre si interroga sul mistero della Sindone e su ciò che rappresenta. L’intento è quello di unire fede e scienza nella ricerca di una verità sostanziale. Sabato 25 ottobre c’è stata la presentazione del progetto a Bassano del Grappa, in Veneto. La casa di produzione è Eriadorfilm, che vanta la collaborazione con grandi produzioni americane del calibro di Warner e Magnolia, la produttrice Giulia Bellucco, il regista e sceneggiatore Antonello Bellucco ed lo sceneggiatore Giuseppe De Concini.
La produzione è interamente italiana e composta prevalentemente da persone giovani under 35. La realizzazione coivolgerà oltre al Veneto anche l’Alto Adige. L’indagine storica che si pone alla base del film viene sottoposta alla narrazione da thriller: c’è un protagonista, un professore universitario messo ai margini del mondo accademico, che si trova in una sorta di combattimento tra scienza e fede e si mette ad indagare su questo mistero così affascinante e ricco di elementi che lo rendono difficile da comprendere con la sola ragione.
Il film che vuole accendere i riflettori sul mistero del sacro lino
Ci sarà un impianto da fiction in cui si inseriscono elementi storici e reali, riferimenti documentati e veri nel tentativo di raggiungere un pubblico ampio, composto sia da credenti che da scettici o interessati esclusivamente da curiosità scientifica.
L’ambientazione del film è in un futuro non troppo lontano, un 2033 che sarà una data molto simbolica, quella dei 2000 anni esatti dalla morte e resurrezione di Gesù. Le riprese del film avranno inizio nel febbraio 2026 e si protrarranno per un tempo di 5 settimane circa. Si prevede la partecipazione del film al Festival del Cinema di Venezia del prossimo anno con la successiva distribuzione nelle sale cinematografiche di tutta Italia.
Rimettere al centro la domanda Cristo partendo da quello che trasmette il suo volto, quel volto impresso su quel sudario considerato autentico da molti e venerato come tale, questo è l’intento della produzione. Riproporre l’indagine e la riflessione su quel mistero che da secoli, in particolare nel Novecento, ha interessato studiosi e scienziati oltre che uomini di fede, questo obiettivo sarà perseguito da C-14 e si prevede che potrà essere centrato a pieno.







