“Buddha si, il Crocifisso no” Grazie al PD di Vanzago (Milano)

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Il Comune di Vanzago, nel Milanese, espone il simbolo della fede orientale La giunta aveva bandito quello cristiano per non offendere le altre religioni

Capita sempre più di frequente che le autorità locali in nome di chissà quale tolleranza eliminino i nostri simboli più cari che fanno riferimento  alla nostra religione e che ci identificano, dagli edifici pubblici frequentati dai cittadini. La scusa di chi vuole sterilizzare gli uffici dal punto di vista religioso è che un simbolo di una confessione rappresenti solo una parte della popolazione, anche se maggioritaria. Il fatto è accaduto in un comune del milanese che si chiama  Vanzago – comune di circa 8.000 abitanti famoso  per un bosco del Wwf che si trova vicino al centro abitato . Il fatto  è che gli stessi uffici che hanno bandito la croce e la stessa maggioranza politica (saldamente di centrosinistra), si sono mostrati molto disponibili verso i simboli di un’altra religione, ai quali hanno aperto le porte del Comune.

A luglio e ad agosto nella sala consiliare del municipio si è infatti materializzata una enorme statua del Buddha. La divinità è rappresentata nella classica posizione, la statua di colore oro è corredata da altri oggetti sacri. Tutte «Reliquie del tempio di Buddha Maitreya» raccolte in una mostra che ha impegnato le sale del Comune. Esposizione dal carattere religioso più che artistico. Non sono mancate le visite di monaci buddisti a benedire fedeli e simpatizzanti. E – raccontano vanzaghesi perplessi – pare ci sia stata anche una conversione ispirata dalla mostra.

Iniziativa molto poco laica. A meno che non si intenda il laicismo come l’esclusione della sola religione cristiana. Confessione che, a differenza del buddismo, dagli uffici del comune brianzolo è stata bandita da ben tre legislature. Il sindaco di allora, Anna Zamboni, decise di togliere il crocifisso dalla sala del Consiglio comunale come segno di rispetto verso un consigliere di religione ebraica. La scorsa legislatura i rappresentanti della lista vicina a Forza Italia cercarono di riportare il simbolo dei cristiani nella sala attraverso una mozione. Ma l’amministrazione – sindaco Pd, Roberto Nava – disse di no.

Ora alla guida del comune c’è l’ex assessore all’Educazione Guido Sangiovanni. Anche lui Pd, ma deciso a riportare un po’ di spiritualità a Vanzago. Solo che per farlo ha scelto la religione del Dalai Lama. C’è da sperare che un po’ di spirito ecumenico di Papa Francesco (le cui foto abbondano nel profilo Facebook del sindaco) faccia breccia nel cuore del primo cittadino. E, oltre ai cimeli tibetani, accetti anche il simbolo di un’altra religione esotica che viene dal Medio oriente.

Fonte: ilgiornale.it

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