Un bimbo a Lourdes: “Gesù guariscimi o lo dico a tua madre”

La Madonna a Lourdes ha il potere di intercedere con Dio per le nostre richieste?

Certamente, in qualsiasi luogo ci si trovi, specialmente nei luoghi di culto mariani la Madonna ascolta le nostre richieste e intercede per noi.

"Gesù guariscimi o lo dico a tua madre"

Quella volta in cui un bimbo intimò a Gesù di guarirlo, minacciandolo di riferire a sua Madre un mancato adempimento della richiesta.

Sappiamo per esperienza cristiana che la Madonna, in quanto madre di Dio e madre di noi tutti, ha il compito ed il piacere di ascoltare le nostre richieste e intercedere per noi al fine di ottenere da Dio stesso la grazia. A questa funzione, che la Beata Vergine svolge per infinito amore nei nostri confronti, è legata una storia raccontata da un pellegrino francese che è solito frequentare il santuario della Madonna di Lourdes. La storia in questione non è legata alla sua persona, ma ad un bambino che era presente alle grotte di Lourdes la prima volta che vi giunse in pellegrinaggio.

Ciò che rende peculiare questo racconto è il tono con cui il piccolo si rivolge a Gesù nel momento in cui il sacerdote gli si avvicina per benedirlo. Solitamente, infatti, i fedeli avanzano la propria richiesta con reverenza, sapendo che la Grazia non è una cosa dovuta né una conseguenza certa della richiesta avanzata. Ma si sa che i bambini sono più diretti degli adulti, la loro spontaneità fa cadere i filtri legati alle sovrastrutture sociali e religiose e mostra un rapporto sincero con l’altro ed in questo caso con la divinità.

Il bimbo a Lourdes: “Gesù guariscimi o lo dico a tua madre”

Il racconto del pellegrino ci porta all’interno delle grotte di Lourdes, lui è componente di una fila di fedeli in attesa della benedizione. L’uomo spiega che davanti a lui c’era un bimbo molto malato e che la grazia della Madonna era la sua ultima speranza. Quando il sacerdote gli si avvicina per benedirlo, il piccolo esclama con decisione e a voce alta: “Se non mi guarisci, lo dico a tua madre”.

Il sacerdote rimane per un attimo interdetto (così come i pellegrini dietro il piccolo), ma dopo un attimo di esitazione va per benedirlo una seconda volta. Il bambino questa volta aggiunge il soggetto alla sua frase: “Se non mi guarisci, Gesù, lo dico a tua madre!”.

Verrebbe da chiedersi se tale atteggiamento non sia scorretto. Il piccolo non voleva certo mancare di rispetto, cercava solamente di arrivare con la sua richiesta al cuore della Madonna. D’altronde è lo stesso papa Francesco che ci invita a rivolgerci a Dio come ad un padre e alla Madonna come ad una madre, ed è sempre il pontefice che ci chiede di essere liberi di fronte a Dio, come il bimbo sordo che è salito sull’altare durante la sua catechesi.

La Madonna intercede sempre per le nostre richieste

Tempo dopo seppe che il piccolo era effettivamente guarito e scoprì anche che quella frase era stata in qualche modo suggerita dalla madre, la quale gli ripeteva da tempo che la Madonna, spinta dal grande amore che prova per noi, intercede con Gesù per le nostre richieste. Il pellegrino adesso, dopo molti anni, capisce quanto voleva dire la madre del bambino e spiega che l’atteggiamento di Maria nei confronti degli altri è stato sempre di grande compassione, come dimostra l’episodio delle nozze di Cana:

“Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: ‘Non hanno più vino’. E Gesù rispose: ‘Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora’. La madre dice ai servi: ‘Qualunque cosa dovesse dirvi, fatela’”.

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Luca Scapatello

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