Bimbo di 1 anno morto, la madre si scaglia contro i carabinieri

Un altro fatto drammatico che lascia tutti atterriti. Ancora oscuro cosa sia accaduto nella casa dove c’erano altri due figli. 

ferrara
La foto dell’arrivo dei carabinieri e dei medici di fronte alla casa del delitto – photo web source

Qualora vengano definitivamente accertate, di fronte a tali fatti di cronaca ci si chiede infatti come sia possibile, perché il Signore permette tutto ciò, e se lui possa averci abbandonato davanti a tali scempi. Purtroppo, la realtà è che sono gli esseri umani, nella loro libertà, che abbandonano il Signore e si allontanano dal suo amore commettendo tali crimini, qualora vengano riscontrati tali.

L’inconcepibile gesto ha sconvolto la città e la comunità

Pensare che una donna, una madre di trent’anni, possa avere ucciso con tale efferatezza il proprio figlio, sangue del suo sangue, è assolutamente inconcepibile. A tratti incredibile. Eppure è quello che si immaginano le forze dell’ordine, che ora stanno portando avanti le indagini. Ma è stata la donna stessa, di 30 anni, a chiamare il 112 chiedendo soccorsi per il figlio morto. In casa con lei vi erano altri due bimbi di 5 e 9 anni.

Il bimbo più piccolo aveva solamente un anno, ed è stato trovato morto, questa mattina, a Ferrara nella camera da letto di casa. Quando i carabinieri del nucleo radiomobile sono intervenuti, questa mattina alle 6 in via degli Ostaggi, in seguito alla telefonata della madre del piccolo, si sono trovati di fronte a loro il vero e proprio orrore.

La madre trentenne è stata trovata con dei tagli alle braccia

All’arrivo sul posto, i militari, insieme agli operatori del 118, hanno trovato la donna in stato di agitazione e il piccolo di un anno, purtroppo, già privo di vita. La madre trentenne è stata trovata con dei tagli alle braccia. Gli altri due minori che erano in casa con lei, di 5 e 9 anni, sono stati ora affidati alla nonna. All’arrivo dei militari, la madre si è scagliata contro di loro, e al momento è stata affidata alle cure dell’ospedale di Cona, trattenuta in psichiatria.

La madre viveva da sola con i bimbi da qualche settimana, dopo che il padre, padre dei bambini e marito della donna, di origine straniera, se ne era andato. I carabinieri, che stanno indagando sull’episodio, ora procedono per omicidio, anche se ogni ipotesi è ancora al vaglio.

La rabbia e la domanda su come tutto ciò sia possibile

Se si dovesse trattare di omicidio, o meglio di infanticidio, si chiederebbe come sia possibile che si arrivi a questo punto. La solitudine, l’incertezza, una vita senza relazioni da parte di qualcuno che permetta, anche di fronte a tali sofferenze, di ragionare, di tornare con i piedi per terra, di sentirsi amata. Sono tutti ingredienti di un cocktail mortale che apre la strada al diavolo, perché le cose vanno chiamate con il loro nome, e che porta dritti a situazioni come questa.

Nel momento in cui una madre arriva a compiere tali gesti significa che non solo in quello specifico caso, purtroppo, c’è stato qualcosa che non va. Sono molti i casi di cronaca riconducibili a questo esito devastante, che speriamo non sia anche di quest’ultimo, anche se purtroppo i primi elementi emersi portano in tutt’altra direzione. Nell’intera società che bisogno di fare una riflessione su quello che non va, sulla perdita di una relazione fondante e costitutiva, quella con il Signore, che impedisce tali violenze e che permette di camminare nell’amore sentendosi amati, e non abbandonati.

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Il dramma della pandemia, la solitudine sempre più indotta nel mondo in cui viviamo, le relazioni che si sgretolano come sabbia, lo sguardo verso un figlio che perversamente da dono più grande si trasforma in un peso, elementi di un puzzle che inquina i cuori e le menti degli uomini più deboli e lascia spazio all’azione del male. Preghiamo con tutta la nostra forza il Signore per la povera anima del bimbo defunto e per il futuro dei suoi fratelli ora affidati alla nonna. Che tali drammi non succedano mai più, Signore, ascoltaci. Non possiamo sopportarlo.

Giovanni Bernardi

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