Caso Bibbiano: la prima bimba riabbraccia i genitori dopo due anni

Svolta positiva sul caso Bibbiano. Bimba riabbraccia i genitori. Succede tutto in casa dei nonni. Ecco i particolari. 

Caso Bibbiano: bimba riabbraccia i genitori dopo due anni
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Si tratta di uno dei sette minori i cui affidi sono risultati illeciti dalle prime indagini, nonché la bimba il cui caso ha fatto partire l’inchiesta.

Svolta chiave dell’inchiesta “Angeli e Demoni”

Nel 2017 questa bambina (il cui nome è protetto dall’anonimato per ovvie ragioni) si è vista sottrarre alla famiglia di appartenenza. Qualche tempo prima era stata tolta dalla cura del padre e della madre: questi l’hanno avuta in età molto giovane (lui aveva 17 anni e lei ne aveva 14) e si erano separati. Proprio la separazione aveva causato malessere nella piccola, che appariva nervosa a scuola.

Gli assistenti sociali, dunque, hanno ritenuto i genitori incapaci ci prendersi cura di lei e l’hanno affidata ai nonni. Un giorno, però, giunge una chiamata dei servizi sociali nella quale la nonna si sente dire: “Non venga più a prendere sua nipote a scuola, non ce n’è bisogno: la bambina è stata trasferita in un altro istituto e ora penseremo noi a tutto. Non vivrà più con lei”.

Il motivo di quella improvvisa decisione è stata la scoperta di presunti abusi sessuali ai suoi danni da parte del padre o del compagno della madre. A testimoniare tali violenze c’erano i rapporti degli psicoterapeuti ed un disegno (successivamente ritenuto contraffatto dai periti dell’accusa). La bimba viene affidata ad una coppia di donne, ma il suo caso non convince del tutto gli inquirenti.

Non solo la bambina non ha mai confermato di aver subito degli abusi, ma dai referti ospedalieri non risulta nessuna traccia di violenza. Da quel caso insolito è partita l’indagine ‘Angeli e Demoni’ che ha poi portato alla luce una serie di affidi illeciti (di recente i genitori sono scesi in piazza a manifestare contro quello che si è scoperto).

Le lettere mai consegnate ai genitori e le intercettazioni: “Mi mancano gli abbracci di papà”

In questi due anni sia il padre che la madre negano la possibilità che la bimba abbia subito degli abusi e provano, insieme ai nonni, di riportare la piccola a casa. Nel frattempo la bambina sente la mancanza dei genitori e scrive loro delle lettere in cui chiede quando verranno a prenderla, lettere che non verranno mai consegnate.

In questi giorni, come pubblicato da ‘Imola Oggi, sono emersi anche alcuni estratti di una conversazione avuta dalla piccola con una terapista. La psicologa le chiede se vuole rivedere mamma e papà e la piccola le risponde: “Mi piacerebbe. Ogni tanto mi capita di piangere perché mi mancano gli abbracci di papà”.

Davanti a tutte queste evidenze, il giudice che si sta occupando del caso di Bibbiano, ha concesso il ritorno della bambina alla famiglia di appartenenza. La piccola andrà a vivere con i nonni, dove abita anche il padre, e potrà vedere tutte le volte che vorrà anche la madre.

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Luca Scapatello

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