Benedetto XVI: a sua difesa non solo Mons. Gänswein | C’è anche Papa Francesco

A dipanare la nebbia ci ha pensato il segretario del Papa emerito, l’arcivescovo Gänswein, ma non solo, a difendere Benedetto c’è anche una figura fondante della Santa Sede: il Santo Padre.

Nel caso che ha visto coinvolto Ratzinger, quando era arcivescovo di Monaco, sussistono ancora molti equivoci da dissipare.

 

La verità non coincide con le opinioni

Gli echi della vicenda che ha travolto Benedetto XVI ancora non si spengono. In merito è intervenuto monsignor Georg Gänswein che, in un’intervista a EWTN, ha difeso il Papa emerito e apportato nuove considerazioni sul ruolo di quest’ultimo nel caso di abusi sessuali verificatisi nell’arcidiocesi di Monaco-Frisinga più di quarant’anni fa.

Proprio lui, l’uomo che in questa importante questione – quella degli abusi e della pedofilia – ha suggerito e poi messo in atto gli strumenti decisivi per combatterli, da prefetto e da Papa, viene accusato di qualcosa che contraddice 25 anni di lavoro”, ha commentato lo storico segretario di Joseph Ratzinger.

Quello che constato continuamente – ha proseguito Gainswein – è ignoranza da una parte, e un’eccessiva sopravvalutazione della propria opinione dall’altra. E questo non ha nulla a che vedere con una copertura mediatica veritiera”.

L’auspicio dell’arcivescovo è che “le persone che leggono e hanno letto la lettera, persone che conoscono il Cardinale Ratzinger, Papa Benedetto, non si lascino influenzare o convincere da tali giudizi di parte”.

I due pontefici più solidali che mai

Da parte sua, papa Francesco è sempre stato inequivocabilmente dalla parte del suo predecessore, conferma Gänswein: “Ha chiamato, e gli ha assicurato la sua solidarietà, la sua fiducia assoluta, la sua fiducia fraterna e la sua preghiera. Ha anche detto che non riesce a capire perché Benedetto venisse così duramente attaccato”.

Gänswein chiarisce quindi l’equivoco nato intorno alla partecipazione di Ratzinger alla riunione del 1980 e di come si sia arrivati alle risposte date lo scorso 8 febbraio e, poco dopo, alla lettera di Benedetto XVI.

 

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Lo stesso Ratzinger, poco prima di diffondere la sua lettera, l’ha sottoposta all’attenzione di Bergoglio: “Lo ha ringraziato per la telefonata – dice il segretario del papa emerito – e gli ha chiesto se andava bene. Due giorni dopo, è arrivata una bellissima lettera di Papa Francesco a Papa Benedetto” che rimarrà “riservata e privata” ma di cui “è permesso parlarne”.

Nella sua lettera, il pontefice argentino assicurava al predecessore “ancora una volta, e con parole davvero toccanti, il suo appoggio, la sua solidarietà e il suo sostegno, e dicendo che, naturalmente, stesse dalla sua parte”, spiega monsignor Gänswein.

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