Le Beatitudini: il satellitare che guida il cristiano

Conoscere e praticare le Beatitudini può servire da “navigatore”, per il cristiano che non vuole perdersi nelle “cose” ingannevoli di questo mondo.

Ed è un modo, questo, grazie al quale ognuno di noi può riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, ossia sulle dimensioni della vita, che danno la misura di come si sta attraversando l’esistenza, per giungere alla meta finale, alla vita eterna.

Chi ha vissuto prima di noi (santi della chiesa o cari defunti) ci ha lascito la traccia di come poter affrontare la battaglia giornaliera e noi, oggi, abbiamo la possibilità di seguirla, rendendo il nostro cammino degno della santità a cui siamo chiamati.

Ma il cammino del cristiano ha bisogno di un navigatore, di non smarrire la direzione, per giungere all’ amore di Padre”, laddove sono anche coloro che ci hanno preceduto.

Il nostro navigatore, dono immenso del Padre, attraverso le parole del Figlio Gesù Cristo, sono le Beatitudini, che parlano della purezza del cuore del cristiano, della povertà e dell’umiltà di spirito, della giustizia che arriverà per tutti, della pace tra le genti per cui bisogna impegnarsi, della misericordia infinita del Padre …

Alla folla, accorsa per ascoltare le sue Parole di salvezza, il Figlio di Dio aveva detto: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati …” Ed, in conclusione, aveva aggiunto: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato?”.

Ecco la nostra vera identità, quella che ci renderà figli di Dio per l’eternità e luce per le future generazioni che, come noi, attraverseranno questa valle di lacrime, per giungere dove nessuna tristezza, nessuna tragedia, ci potrà più colpire e annientare.

 

Antonella Sanicanti

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