
In una chiesa, in stile romanico, del Comune di Serravezza, in provincia di Lucca, sostava, già da una decina di giorni, una mostra scultorea, di artisti vari, sia nazionali che internazionali.
Non era certo la prima volta che accadeva, tra le varie manifestazioni culturali, che vengono regolarmente proposte in quella regione e in questo periodo dell’anno.
L’opera in questione si intitola “Polaroid” e mostra, appunto, un bacio fra due persone dello stesso sesso.
In seguito a questa esposizione, molti fedeli e visitatori hanno ritenuto non opportuno dover ammirare l’opera omosessuale dell’artista proprio in un luogo sacro e hanno fatto pressione alle autorità e agli organizzatori dell’evento perché venisse rimossa.
Così, ora, la “Polaroid”, sosta in giardino, secondo le disposizioni del parroco, don Hermes Luppi. Don Hermes, però, ci tiene a sottolineare che vuole dissociarsi dalla protesta: “Per me quella scultura poteva rimanere dov’era, il Vangelo ci indica una strada di accoglienza e di tolleranza. Del resto, con me non si era lamentato proprio nessuno”.
Il Presidente della rassegna artistica, invece, dice: “Forse abbiamo preso una decisione azzardata, nel mettere quell’opera dentro la chiesa, e, proprio per evitare di alimentare un caso, abbiamo poi deciso di metterla fuori”.
La questione centrale, dunque, è sempre la stessa: saper distinguere il peccato dall’uomo che potrebbe commetterlo e, come cristiani, soccorrere ed istruire fraternamente.
Antonella Sanicanti