Don Vincenzo De Mario: il nostro parchimetro non va a monete, ma a preghiere!

Nel parcheggio dietro la Chiesa della Madonna del Passo, a Borgo Pineta (Avezzano), il parchimetro funziona a preghiere!

Ad Avezzano il primo parchimetro a preghiere
(Websource/Archivio)

L’idea è venuta a Don Vincenzo De Mario, con l’intento di invitare i fedeli ad essere maggiormente partecipi alle funzioni.

Il parchimetro a preghiere

Quante volte vi è capitato di dover parcheggiare ma di non trovarvi spiccioli in tasca per pagare la sosta? Nelle città, specie nei giorni di fine settimana, il parcheggio può essere motivo di stress ed indurre qualcuno a rinunciare ai programmi per sopraggiunta ira. Ad Avezzano hanno pensato che potesse essere d’aiuto (per spirito e corpo) a tutti agevolare la sosta ponendo in un ampio parcheggio un parchimetro a preghiere. La zona di sosta in questione si trova in via Don Minzoni, proprio dietro la Chiesa della Madonna del Passo.

L’insolito marchingegno ha le sembianze di un parchimetro qualunque, ma è azionato dalla fede. Se dovete sostare semplicemente un’ora il costo è di 10 Ave Maria, che diventano 20, 30, 40 e via dicendo. L’iniziativa è dedicata ai parrocchiani e a coloro che frequentano la Chiesa, ma niente vieta a chi deve fare un giro in città di pagare il tributo a Cristo e fare un giro per le vie del centro.

Le iniziative di Don Vincenzo De Mario

L’autore di questa idea simpatica è il Parroco della Madonna del Passo, Don Vincenzo De Mario. Il Sacerdote si augura che questa iniziativa possa fungere da sprone per i cittadini a riavvicinarsi a Dio nel quotidiano: “Spero che questo gesto, che vuole essere una simpatica esortazione a pregare sia per la Madonna che per Gesù Cristo”, dice al ‘Fatto Quotidiano’. L’obbiettivo finale, però, è quello di incrementare la partecipazione alla Santa Messa: “stimoli una maggiore partecipazione dei parrocchiani alle funzioni religiose”. Il Parroco non è nuovo a simili iniziative, non troppo tempo fa affisse uno striscione “promozionale” davanti alla chiesa, sul quale si leggeva: “La Domenica è gratis”.

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Luca Scapatello

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