Una terribile scoperta ha coinvolto gli archeologi, che lavorano sulla costa settentrionale del Perù. Hanno trovato i resti di 140 bambini, sepolti, anzi gettati in una fossa comune, 550 anni fa.
Si tratta del sito archeologico di Las Llamas, che sta rivelando le usanze della civiltà Chimú. Insieme ai corpi dei bambini, sono stati rinvenuti quelli di alcuni adulti e di 200 lama.
Tra il 1400 e il 1450, quindi prima della scoperta dell’America, in contemporanea con le civiltà Inca, Maya e Azteca in America Latina, in Perù governava la civiltà Chimú, che si estendeva sulle coste dal Perù e dell’Ecuador.
Ora, gli scavi, effettuati dall’Università di Tulane (USA), insieme all’Università di Trujillo (Perù), finanziate dalla National Geographic Society, hanno trovato la prova del più grande sacrificio umano, sinora conosciuto, e perpetuato da quella antica civiltà
Si scavava per trovare i resti di un Tempio, risalente a 3500 anni fa e “Nessuno però immaginava una scoperta simile”, dice uno degli antropologi coinvolti nella scoperta.
Quello presentatosi sotto gli occhi degli archeologi, sarebbe un rito sacrificale, per propiziarsi gli Dei, e quei bambini, di età compresa fra i 5 e i 14 anni, di razze e provenienze diverse, presentano tracce di un pigmento rosso, sopra la testa (solfuro di mercurio).
Inoltre, sulle ossa delle costole e dello sterno, sono state trovate delle rotture, segno che, a quei piccoli, avessero strappato il cuore dal petto, per un culto sacro.
Antonella Sanicanti
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