Angelus, Papa Francesco: il Signore ci chiama a rendere felici gli altri

Il Signore ci vuole attivi, responsabili, e protagonisti della sua fede. Attraverso la sua parola ci sussurra che annunciare il Vangelo non è tempo perso è aiutare gli altri a essere migliori.

Oggi si celebra la V Domenica della Parola, istituita da Papa Francesco nel 2019 per ricordare a tutti che la Parola di Dio è l’anima della vita di ogni credente. Alla Messa e all’Angelus ci ha spiegato perché.

Papa Francesco Domenica della Parola
Papa Francesco Domenica della Parola (Photo web source)

L’incontro con la Parola di Dio attiva una forza dinamica potente.

Attira a Dio e invita agli altri

Una domenica particolare, oggi. È tutta dedicata alla centralità della Parola di Dio è stata una delle grandi novità del Pontificato di Papa Francesco. Ma è anche la domenica in cui inizia l’anno della preghiera in preparazione al Giubileo.

La liturgia di oggi propone tutti personaggi che hanno in comune di essere rimasti attratti dalla Parola di Dio. Da Giona agli abitanti di Ninive, ai primi discepoli che Gesù chiama alla sequela. La Parola di Dio sprigiona la potenza dello Spirito Santo. La Parola di Dio attira a Dio e invia agli altri. Non lascia chiusi in sé stessi dilata il cuore, fa invertire la rotta, ribalta le abitudini, dischiude orizzonti impensati. Questo è successo per le persone di cui ci parla la Sacra Scrittura, ma è quello che Dio vuole fare per ognuno di noi.

La Parola di Dio suscita la chiamata. Ci invita a rompere quegli schemi nei quali abbiamo imprigionato la nostra vita e in cui richiamo delle volte di imprigionare anche Dio stesso. Attraverso la Sua Parola Gesù entra nel nostro cuore e ci invita a prendere il largo. Sì perché ciò che sussurra il Signore al cuore di ciascuno è una gioia troppo grande per restare chiusa. La gioia di chi incontra il Vangelo è contagiosa, è fatta per espandersi. Quante parole si proferiscono oggi, eppure l’uomo ha sete dell’unica parola vera. Gesù ci invia come messaggeri di Lui che Parola del Dio vivente.

La forza della Parola di Dio è mite, tocca il cuore, s’imprime nell’anima, la rinnova. In tutte le storie della Bibbia l’ascolto della Parola di Dio è stato significativo, ha messo in movimento le persone. Chi incontra Gesù attraverso la Parola non può restare indifferente, ma se accoglie l’invito a seguirlo la sua vita cambia meravigliosamente. Così è stato anche per tutti i santi.

Una forza mite che opera prodigi

Seguitemi
Seguitemi (Photo web source)

Ma è anche vero il contrario. Alcuni “fanno i sordi”. La Parola di Dio non è rumorosa, violenta, aggressiva, come le tante parole che circolano sui social. La Parola di vita è delicata come leggera brezza. A volte fagocitati dai rumori di questo mondo non riusciamo a cogliere il “mormorio di vento leggero” che è quella Parola che il Signore suscita al nostro cuore. Ma ascoltarla e lasciarsi trasformare ne vale sempre la pena. Come è stato per Pietro e gli altri discepoli. Hanno lasciato tutto per Gesù, la loro vita è cambiata.

Questa Domenica della Prola di Dio è un invito a tornare con gioia alla sorgente della salvezza. Abbeverati alla Parola possiamo dissertare il mondo che ha sete di senso e di vita nuova. “lasciamoci conquistare dalla bellezza che la Parola di Dio porta nella vita”.

In conclusione dell’Angelus, il Santo Padre, ricorda che i prossimi mesi ci condurranno al Giubileo. È necessario pregare tanto e perciò oggi inizia l’anno della preghiera.  Oltre a rivolgere i saluti a tutti i convenuti rinnova il suo accorato appello per la pace e la sua solidale e paterna preghiera per tutti i popoli che soffrono guerre e divisioni, specialmente i più piccoli e indifesi. Dolore per il rapimento ad Haiti di un gruppo di persone tra cui dei consacrati. Basta violenza ovunque.

 

 

 

 

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