Il pontefice si sofferma, dunque, sull’adozione di Patto Mondiale sui rifugiati che permetta il raggiungimento di “Un’intesa per assicurare, con responsabilità e umanità , l’assistenza e la protezione a chi è forzato a lasciare il proprio Paese”. Ma se il patto tra le nazioni mondiali è un passo importante verso una migrazione sicura, ordinata e regolare, l’impegno dei cittadini è quello che non deve mancare per non rendere la permanenza nel Paese un proseguimento di un incubo senza fine: “Ciascuno di noi è chiamato ad essere vicino ai rifugiati, a trovare con loro momenti d’incontro, a valorizzare il loro contributo, perché anch’essi possano meglio inserirsi nelle comunità che li ricevono”, dice il Santo Padre che poi aggiunge come proprio questa disponibilità sia la soluzione a “Tanti problemi” legati all’immigrazione.
Nella parte finale dell’Angelus, Bergoglio invita i fedeli e le nazioni a non dimenticare quei Paesi che sono in guerra da diversi anni e di cui non si parla come della Siria (ad esempio) per la mancanza di un intervento internazionale. Tra questi c’è sicuramente lo Yemen, in guerra dal 2015. Lo Yemen è in una situazione politica sociale disastrosa, ricorda il Santo Padre, motivo per cui sarebbe necessario un intervento internazionale per favorire un armistizio che salverebbe molte vite.
Luca Scapatello
Il viso dell'immagine miracolosa della Madonna della Roccia, scolpita nella montagna, cambia espressione davanti ai…
In una piazza San Pietro gremita, Papa Leone XIV ha invitato, ancora una volta, a…
Ci prepariamo attraverso nove giorni di preghiera, alla solennitĂ di Maria Santissima Assunta al Cielo,…
San Lorenzo, diacono e martire è tradizionalmente legato a feste e usanze popolari nel giorno…
Meditiamo il Vangelo del 10 agosto 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…
La domenica è il giorno della devozione alla Santissima TrinitĂ . Lodiamo e glorifichiamo il Signore…