Non si parla della condotta di vita della cantante, ma di un suo video, quello della notissima canzone “Comunque andare”, che le ha fatto “guadagnare”, oltre a milioni di consensi da parte dei fans, un’accusa della SAPS (Associazione Amici Sostenitori della Polizia Stradale), per non esporre la cintura di sicurezza, dopo essersi messa alla guida di un auto.
Si legge nel documento: “ … però, cara Alessandra, da lei non ci aspettavamo che, nei 3 minuti e 42 secondi del suo video, ci apparisse come conducente senza indossare le cinture di sicurezza, ma poi anche come passeggera, sia nel sedile anteriore che in quello posteriore. Inutile dirle che le cinture sono obbligatorie anche lì, davvero sa …?”.
Giustissimo il discordo sul dare il buon esempio, va bene anche che un personaggio pubblico sia privato della sua vita vera e quasi utilizzato come pretesto per parlare di problemi importanti, come la sicurezza sulle strade, ma si tratta pur sempre di finzione.
Anche i giovani fans, forse i più influenzabili dalle stars della canzone, sanno, e meglio di noi, che un video si gira in estrema sicurezza e, a volte, anche senza movimento alcuno, pure se sembrerebbe il contrario.
Non possiamo sapere come quello della Amoroso è stato realizzato, ma non pare certo un inno alla trasgressione.
Piuttosto sarebbe necessario rendere intelligenti e consapevoli i nostri ragazzi, capaci di distinguere la reale vita dal resto. Una buona educazione al rispetto per la vita, non solo alla guida, eviterà loro di incappare in situazioni poco piacevoli, di fare scelte sbagliate e di capire anche l’uso necessario della cintura in auto.
Senza sani principi, trasmessi da familiari ed educatori, saranno in balia degli slogan del momento, privi di guida/pastore o punti di riferimento; si domanderanno, inutilmente e insensatamente: Come mai trasmettono ancora quei vecchi film in cui i protagonisti vivono perennemente con la sigaretta accesa, se le ristrette leggi sul fumo sono in vigore da anni? E scambieranno falsi valori per dottrine di fede.
