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Alla scoperta della potenza del Rosario con l’aiuto dei Santi – 27 ottobre

Ottobre è dedicato al Santo Rosario che la Madonna ci raccomanda in tutte le sue apparizioni. Scopriamo l’esperienza del Beato Francesco Mottola e del perché ha fatto sua questa preghiera.

La preghiera del Rosario ha una sua storia particolare, nella quale si dispiega tutto l’amore che da sempre ha suscitato, proprio perché così tanto ci avvicina a Dio tramite Maria.

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Inizialmente, la parola “Rosario” deriva da un’usanza medioevale di adornare statue della Madonna con delle rose, i fiori associati alla Madre di Dio.

Le rose simboleggiano le preghiere dei suoi fedeli, che vengono rappresentate con una collana di grani. Dal 1200 in poi questa preghiera prenderà quindi il nome di Rosario, che significa letteralmente “corona di rose”.

L’origine del Rosario

Siamo nei monasteri del tardo Medioevo, e prima della preghiera come la conosciamo oggi, vige l’usanza di recitare i 150 salmi di Davide. Questa pratica prende via via forme diverse, sostituita prima con la recita di altrettanti Padre nostro, poi con l’aggiunta del Saluto dell’Angelo a Maria e lo sviluppo dei misteri, per arrivare intorno al 1500 alla forma che conosciamo.

In tutto questo svolgersi nascono quindi l’Ave Maria e il Rosario, preghiera amatissima dei cristiani e potente rifugio sotto la protezione di Maria Santissima.

La sua devozione si diffonde in particolare grazie a san Domenico di Guzman il quale riceve nel 1214 un’apparizione della Madonna che gli consegna una coroncina come aiuto dei cristiani contro le eresie.

La festa della Madonna del Rosario, istituita da Papa Gregorio XIII è il 7 di ottobre perché in quel giorno, nel 1571, viene sventato un pericoloso attacco turco-ottomano. In questa importante vittoria si è vista l’intercessione della Vergine Maria, invocata con questa celeste preghiera.

LEGGI ANCHE: I grandi Santi che hanno fatto del Rosario la loro arma vincente

Il pensiero del Beato Francesco Mottola sul Rosario

Il Beato Francesco Mottola (1901 – 1969), sacerdote dedito a varie forme di apostolato, tra cultura e carità, è stato un cantore lirico di Gesù, della Trinità, del Corpo Mistico, della Madonna, dell’Eucaristia, del sacerdozio. Fonda la Famiglia degli Oblati del Sacro Cuore e il suo ministero pastorale si dedica anche ad opere quali le Case di Carità, dove l’assistenza a bambini, anziani e malati doveva essere donata con l’amore di una vera famiglia.

“Si dice che il Rosario è in crisi. Non può essere così. Il Rosario è la preghiera dei figli alla Mamma. Alla Madre della Chiesa. La Madonna stessa, a Lourdes ed a Fatima, ha raccomandato la recita del Rosario – ha chiesto preghiera e penitenza. Preghiera e penitenza personale, dico personale.

Ogni essere, ogni uomo, ogni individuo umano, deve ridurre alla propria persona la preghiera e la penitenza. Troppo si corre verso le comodità. Sono convinto delle parole del Santo Padre Paolo VI, che dice: “Il Rosario è la devozione che più di ogni altra risponde alle esigenze liturgiche della spiritualità contemporanea”. I misteri del Rosario seguono tutte le fasi della vita di Cristo. Il Rosario innalza alla contemplazione del mistero di Dio”.

LEGGI ANCHE: Santo Rosario: i doni promessi dalla Madonna per chi lo recita

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Preghiera alla Madonna del Rosario

O Vergine e Regina del Santo Rosario, tu che sei la figlia del Padre celeste, la Madre del Figlio divino, la Sposa dello Spirito Santo; tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna (Si domanda la grazia che si vuole ottenere).

Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi.

Te la domando per il cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua Passione, per la sua morte in croce, per il Nome suo santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue.

Te la domando, infine, per il Cuore tuo dolcissimo, nel nome tuo glorioso, o Maria, che sei stella del mare, Signora potente, Mare di dolore, porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In te confido, da te tutto spero, tu mi devi salvare.

Salve Regina.

Amen.

Elisa Pallotta

Scritto da
Elisa Pallotta

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