A 30 anni entra in clausura: “Non sono un angelo, ma qui mi sento me stessa”

Una giovane donna di 30 anni ha lasciato tutto per entrare in clausura. Le sue parole sincere e controcorrente raccontano una scelta radicale di fede e coraggio.

Anna Maria con l'abito monacale
La giovane Anna Maria – photo: corriere.it (lalucedimaria.it)

Lei si chiama Anna Maria ed ha solo 30 anni, un’età giusta però per riuscire a discernere bene la propria chiamata e la propria vocazione. Se da un lato i monasteri si svuotano, lei rappresenta davvero l’eccezione, che ci fa capire come la voce di Dio non è sopita come in molti pensano e credono.

Una vocina che si è fatta largo nel cuore di questa giovane ragazza milanese, facendola avvicinare piano piano alle suore clarisse, delle quali oggi abbraccia l’ideale di vita. Ma cosa l’ha spinta a diventare una religiosa?

In molti la chiamano “angelo” all’interno del suo monastero e non solo. cerchiamo di conoscerla meglio.

Una vocazione che illumina

Guardare ad una ragazza di soli 30 anni che, in un mondo moderno e iper tecnologico come quello che stiamo vivendo, sente la necessità di abbandonarsi nelle braccia di Dio e allontanarsi dal frastuono del mondo esterno per vivere nella preghiera e nella forma di vita quanto più semplice possibile. Quella che stiamo per raccontarvi non è una storia straordinaria, ma lo è speciale sicuramente.

Ho sempre avuto il senso della comunità, dopo la fine di un amore ho iniziato a pensare” – sono state le prime parola che la giovane Anna Maria ha rilasciato in un’intervista al “Corriere”. A 30 anni ha detto il suo SI definitivo a Dio ed è una promessa che ha deciso di mantenere per tutta la vita. Il suo avvicinarsi alla vita in monastero, fino alla scelta di abbracciare la vita delle suore di clausura.

Una scelta, potremmo definire, contro corrente, pensando al solo fatto che, non solo a Milano, ma un po’ in tutta Italia, i conventi si stanno svuotando e, alcuni di questi, sono anche costretti a chiudere. Anna Maria è una piccola goccia nell’oceano sì, ma può fare davvero grande rumore. “I dubbi ci sono, ma proprio per questo resto. Perché non credo nelle certezze blindate. E ogni giorno è un ritorno alla grazia delle origini” – ha raccontato al “Corriere della Sera”.

Anna Maria: a 30 anni sceglie la clausura

Aveva un fidanzato, progetti di matrimonio e di famiglia, ma dopo la fine di questa relazione, sono cadute anche tutte le certezze su cui si basava la sua vita e in cui credeva. Da qui, la sua presa di coscienza e l’inizio del cammino di Santiago: “[…] Camminavo, piangevo, pensavo e facevo amicizia, in particolare con due ragazze e un frate. Ogni sera celebravamo l’eucarestia. Sentivo che non ero sola […] Cercavo uno spazio dove ascoltare ciò che il rumore copriva. Un giorno mi sono detta: smettila di pensare troppo. Lasciati amare” – ha spiegato.

religiosa di spalle
lalucedimaria.it

Parole che le sono rimaste addosso, quasi come una folgorazione e, dopo un anno, la scelta e la decisione di entrare in monastero, quello di Santa Chiara di Gorla o quello delle Clarisse Cappuccine di Brescia, ed è in questi luoghi che si recava. Ad oggi, proprio le Clarisse di Gorla sono soltanto 15 e la paura che il monastero possa chiudere è grandi.

Ma la giovane Anna Maria è qui ed ha appena fatto la sua professione di fede: “Non sono un angelo, non sono migliore di nessuno. Ma ho trovato un luogo dove mi sento intera” – spiega, a chi la definisce proprio con questo nome.

Qual è la vita di una suora dell’ordine che Anna Maria ha scelto? Sveglia all’alba, preghiere, letture, e anche colloqui con i visitatori che hanno bisogno di un aiuto. A chi pensa che, a soli 30 anni, abbia davvero rinunciato a tutto, lei risponde con un sorriso: “Ogni scelta comporta rinunce. Ma se stai costruendo profondamente qualcosa i dubbi sono occasione per rinsaldare la fiducia e la fede, non per fuggire. A volte, per capire che la vita non si esaurisce nelle cose, bisogna restare lì dove si è”.

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