La Madonna è la grande protettrice dei cattolici dello Sri Lanka che a Lei fecero ricorso nel momento in cui era in corso una terribile persecuzione che li costrinse a trovare rifugio in un luogo infestato da serpenti velenosi.

Nostra Signora di Madhu. Con questo titolo viene venerata, in un villaggio della parte settentrionale dello Sri Lanka, una statua della Madonna col Bambino. A portare la sacra immagine furono alcuni cattolici in fuga – in quella che allora era detta isola di Ceylon – dalle persecuzioni scatenate dai calvinisti olandesi nel XVII secolo.
Il santuario di Madhu risale circa al 1670. Quando gli olandesi invasero l’isola di Ceylon cominciò anche una tremenda persecuzione ai danni dei cattolici. Circa 700 cattolici indigeni, insieme a sette sacerdoti, abbandonarono la città di Mantai e fuggirono nelle foreste. I fuggiaschi cercarono scampo nei territori del re di Kandy, buddista, che concesse loro soltanto qualche appezzamento di terra al centro di una foresta intricata e infestata da serpenti velenosi.
Nel loro esodo i cattolici portarono con sé una statua della Madonna del Rosario, venerata come Nostra Signora della Salute, così da sottrarla alle profanazioni o evitare che andasse distrutta. Non avendo altra scelta, accettarono l’offerta del re di Kandy e costruirono nella giungla un nuovo santuario a Madhu dove sistemarono la statua che ancora oggi viene venerata.
La Madonna di Madhu, salva dal terribile morso del serpente
Ancora oggi Madhu è miracolosamente preservato dai serpenti. Anche i buddisti sono soliti portare via da lì un poco di terra da usare come rimedio dai morsi velenosi dei pericolosi rettili. Le persecuzioni cessarono soltanto nell’Ottocento, con l’arrivo degli inglese. Nel frattempo si era diffusa la consuetudine di fare pellegrinaggi a Madhu.
Nel 1872 partirono i lavori per la costruzione di una nuova chiesa e di una copia della grotta della Madonna di Lourdes. Papa Pio XII nel 1924 concesse la solenne incoronazione della statua della Madonna di Madhu. Nel 1944 si celebrò la consacrazione ufficiale della chiesa, nel corso della Seconda guerra mondiale. Alla cerimonia presero parte 30 mila fedeli.

Per tre volte – nel 1948, 1974 e 2001 – i vescovi portarono la statua di Nostra Signora di Madhu in processione per le parrocchie del Paese. Nel 2001, mentre era in corso la sanguinosa guerra civile tra Tamil e Cingalesi, si pregò per la pace e la riconciliazione dello Sri Lanka. Situato al centro della zona in cui infuriava la guerra civile (terminata nel 2009), il santuario ospitò un campo di rifugiati durante il conflitto.
La stessa chiesa fu più volte bombardata, causando 44 vittime (tra le quali 13 bambini) e 60 feriti. Il 15 agosto 2007, 25 mila pellegrini di etnia singalese e tamil raggiunsero il posto di blocco in mezzo ai bombardamenti, agli scontri e ai posti di blocco per pregare per la pace. L’anno successivo i combattenti minarono la zona e il 15 agosto soltanto a 200 fedeli al giorno fu permesso di arrivare.
La visita di Papa Francesco
Solo nel 2009 i pellegrinaggi poterono ricominciare. Il 14 gennaio 2015, papa Francesco è stato il primo pontefice a visitare il Santuario Mariano di Nostra Signora di Madhu. Qui Francesco ha ringraziato la Madonna «per aver protetto il popolo dello Sri Lanka da tanti pericoli, passati e presenti. Maria non dimentica mai i suoi figli di questa splendida Isola. Come è sempre rimasta accanto al suo Figlio sulla Croce, così è sempre rimasta accanto ai suoi figli srilankesi sofferenti».
In Italia, una copia dell’immagine della Madonna di Madhu è venerata presso la chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, nella cappella di san Carlo Borromeo.