4 maggio, Madonna della Colomba: accade un segno prodigioso durante la preghiera

La vicenda della Madonna della Colomba è legata a una miracolosa quanto singolare apparizione in mezzo ai fedeli riuniti durante la preghiera.

Madonna della Colomba
Madonna della Colomba – lalucedimaria.it

Eventi storici e miracoli rappresentano l‘humus in cui affonda le sue radici profonde una devozione come quella della Madonna della Colomba di Montespineto, situata nel comune di Stazzano (in provincia di Alessandria). Risale al 1155 la prima testimonianza: era quello il tempo della calata in Italia di Federico Barbarossa, momento tragico che significò devastazione per i paesi di Stazzano e Serravalle.

Gli abitanti furono costretti a fuggire e trovarono rifugio sul Monte Arimanno, un’altura ricoperta di vegetazione. Riuscirono a sopravvivere affidandosi alla protezione della Vergine Maria. Una volta scampato il terribile pericolo, il loro primo pensiero fu quello di esprimere gratitudine alla Madonna. Edificarono così una cappella in onore a quella che cominciarono a chiamare “Madonna del Monte”.

Il singolare miracolo legato alla Madonna della Colomba

Nel corso dei secoli, il monte – che diventerà noto come Monte Spigno a causa dell’abbondante presenza di biancospini – si rivelò in altre occasioni un rifugio sicuro nel caso di nuove invasioni. Molti secoli più tardi, nel 1620, ebbe luogo un fatto miracoloso durante un’incursione francese: in mezzo ai fedeli riuniti in preghiera apparve una colomba bianca. Il volatile andò a posarsi vicino alla croce presso la quale i fedeli pregavano, appollaiandosi sopra un biancospino che fiorì prodigiosamente fuori stagione.

Alla vista dell’evento una giovane sordomuta fin dalla nascita acquistò miracolosamente l’uso della parola e gridò per annunciare l’evento. La colomba rimase in quel luogo , accovacciata e sospesa sopra il cespuglio. La fede dei fedeli ne uscì corroborata da un fatto che a tutti appariva un chiaro segno della benevolenza divina.

La notizia si diffuse rapidamente e anche il vescovo di Tortona, recatosi in pellegrinaggio insieme a molti altri fedeli, poté constatare di persona il miracolo. Un evento così straordinario convinse la comunità a ricostruire l’antica cappella e successivamente a progettare un santuario più grande per onorare quella che da allora in poi verrà chiamata Madonna della Colomba.

La costruzione del santuario di Nostra Signora di Monte Spineto

Nel 1629, Mons. Paolo Arese, vescovo di Tortona, pose la prima pietra. Nel 1633 l’edificio venne infine completato. L’altare maggiore fu costruito proprio nel luogo dove era avvenuto il miracolo. Il vescovo volle che il santuario fosse dedicato a Nostra Signora di Monte Spineto, a perenne ricordo del biancospino scelto dalla colomba. Oltre due secoli più tardi, nel 1853, fu innalzato un campanile in pietra e nel 1866 furono eseguiti lavori di ampliamento e abbellimento della facciata.

 

Nel santuario venne collocata la statua della Madonna Bianca, realizzata in marmo di Carrara. L’autore, con ogni probabilità, fu lo scultore Leonardo Ferrandina. Questa scultura raffigura Maria come Regina, con il Bambino Gesù in braccio e una colomba che si posa sulla mano sinistra della Vergine.

La statua fu provvisoriamente trasferita nella chiesa parrocchiale di Stazzano nel 1799, per proteggerla da un’altra invasione francese. Ancora oggi il santuario di Montespineto, che si trova a 459 metri di altitudine, oggi meta di pellegrinaggi.

Preghiera alla Madonna della Colomba

Vergine sempre, Maria, porta felice del cielo.
L’«ave» del messo celeste reca l’annunzio di Dio, muta la sorte di Eva, reca al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi, scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene. 

Mostrati Madre per tutti, porta la nostra preghiera, Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo.

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