365 giorni con Maria: 28 febbraio. È talmente potente che tocca i cuori più duri

Il miracolo non è solo ciò che di straordinario accade all’immagine, ma è soprattutto la conversione del cuore di un uomo.

Lui, generale dell’esercito, inizia a credere quando vede davanti a sé lo sventato attacco da parte delle truppe nemiche.

Una devozione che tocca i cuori più duri
365 giorni con Maria, 28 febbraio (photo web source)

La Madonna sa commuovere anche i cuori più duri che, di fronte al suo amore, non possono esistere se non rispondendo con la conversione.

Il saccheggio della città

Siamo nella prima metà del XVI secolo, e in Lombardia impazzano le lotte tra il re di Francia e l’imperatore di Germania.

A Milano il luogotenente del re di Francia è il maresciallo Lautrec, che ordina la distruzione della città. E’ il 27 febbraio quando le truppe si muovono da Cremona, con l’intenzione di saccheggiare e distruggere la città.

La popolazione è in preda al panico, ma ripone subito tutta la fiducia in Dio e nella Vergine Maria. In poche ore le chiese si affollano, anche di notte, dove tutti si recano in preghiera per invocare l’aiuto di Maria. La mattina del 28 febbraio la città si sveglia con un silenzio assoluto.

Tra le strade ad un tratto si diffonde un grido: “Miracolo! Miracolo! L’immagine della Vergine in S. Agostino piange e suda!”. Proprio quella mattina, infatti, verso le ore 8, l’Immagine della Madonna che è dipinta sul muro della chiesa di Sant’Agostino comincia a piangere abbondanti lacrime dagli occhi, oltre che di sudore per tutto il corpo.

Le gocce che cadono dal muro

Il muro accanto all’immagine, prima che abbondanti gocce vi cadessero, era completamente asciutto. Gli occhi di Maria versano lacrime, e tutti gridano subito al miracolo.

Anche i soldati francesi vengono a conoscenza del fatto, e subito informano Lautrec. Anche il maresciallo, arrivato a cavallo, entra nella chiesa e vede il miracolo. Subito si mette in ginocchio preso dalla forte commozione.

Il prodigio prosegue per sei ore consecutive. La città è in festa e anche il generale, preso dal clima generale, assicura agli abitanti di Treviglio che non avrebbe continuato la sua opera di distruzione. Le campane suonano a festa e tutti i militari depongono le armi ai piedi di Maria.

Una devozione che tocca i cuori più duri
Santuario Madonna di Treviglio – photo web source

La devozione che si diffonde

Da allora si origina anche lo splendido santuario che ancora oggi protegge la città dalle molte insidie che si sono presentate lungo la storia.

Ancora oggi, il 28 febbraio è una data che viene celebrata con grande fede e devozione, in quanto la popolazione locale si raduna silenziosa davanti al santuario per pregare dinnanzi l’immagine della Madonna, coperta da un velo.

Di sera la città si copre di feste e concerti e, dopo che è calato il velo che copre il volto di Maria, la acclamano i canti di ringraziamento dei fedeli.

Preghiera alle lacrime della Madonna di Treviglio

Santa Vergine Madre,

tu che dai tuoi occhi che splendono d’amore

versi numerose lacrime per noi tuoi figli,

muoviti a pietà.

O Madre, so di essere un peccatore,

ma tu abbi pietà di me

e donami la grazia che tanto ti domando….

Fa’ che la mia vita possa essere racchiusa in Cristo,

che il Principe della Pace, Gesù Cristo,

possa trionfare nel mondo e nella nostra vita.

Amen.

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