365 giorni con Maria: 17 ottobre | Assiste chi si rivolge a lei nei momenti più critici

È degno di nota il suo intervento per salvare una famiglia e sventare un pericoloso attacco nemico.

La Madonna non cessa di concedere grazie a chi la invoca, e intercede per tutti i suoi figli.

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Salva il suo popolo da una calamità

La Madonna delle Grazie di Andrano, in questo giorno, ha salvato il suo popolo da un uragano che si abbatte sul campanile della chiesa parrocchiale.

In quella drammatica occasione, una famiglia di sei persone rimane sepolta sotto le macerie, dopo la caduta di alcuni massi. La famiglia però, dopo una tragedia inizialmente sfiorata, si salva grazie alla invocazione che sale alta alla Madonna delle Grazie.

Grazie all’intercessione della Vergine, infatti, la famiglia ne esce totalmente indenne. In una lettera scritta all’Arcivescovo di Otranto e Vescovo di Castro, si leggono le numerose preghiere e gli altrettanti ringraziamenti per il miracoloso intervento della Madonna.

Le lettere sono ancora oggi custodite con grande cura nell’archivio storico diocesano di Otranto. La Madonna delle Grazie di Andrano salva, anche, in numerose altre occasioni i cittadini di quella città, dando in questo modo origine al popolare culto.

Oltre all’evento dovuto alla calamità naturale, il secondo riguarda proprio la popolazione.

Anche i saraceni sono scacciati via

In particolare, gli andranesi sono stati protetti dalla Madonna delle Grazie durante un assalto dei Saraceni. La Madonna, in quella dura vicenda, vigila dall’alto, sul rogo di una chiesa.

Davanti all’espandersi delle fiamme, gli invasori turchi si spaventano e si danno subito alla fuga. Per la città di Andrano c’è così la salvezza, e i cittadini vengono risparmiati da ogni sciagura che la guerra comporta. Come invece purtroppo accade nel 1480 per la città di Otranto e per altri centri salentini.

I turchi arrivano infatti da un giorno all’altro cavalcando cavalli neri. Una volta giunti in terra salentina, entrano uno dietro l’altro tra le case, stuprando le donne, massacrando gli uomini e i vecchi e catturando i bambini, al fine di venderli sui mercati degli schiavi.

I dardi infuocati di Maria

I pochi superstiti si rifugiano nelle campagne. Tuttavia il dolore è grande, e le tragiche scorribande segnano per sempre le loro vite.

La vicenda è raffigurata anche in un affresco che si trova nella chiesa della Madonna delle Grazie appunto, adiacente all’ex convento dei Domenicani.

In questo, si vede la violenza invasione dei turchi che porta all’assedio al paese. Ma dietro alle rudi scene di guerra, si vede la Madonna con il Bambino Gesù che tiene nelle proprie mani sono alcuni dardi infuocati che stanno per essere lanciati sugli invasori.

Preghiera alla Madonna delle Grazie di Andrano

Ave, nobile, gloriosa e intatta fanciulla,

tu pupilla della castità,

tu materia della santità che piacque a Dio.

In te infatti avvenne quella celeste infusione,

per cui il Verbo divino si rivestì in te di carne.

Tu candido giglio, cui Dio volse lo sguardo prima d’ogni altra creatura.

O bellissima e dolcissima;

quanto grandemente Dio in te si è compiaciuto!

Nel calore del suo abbraccio ha fatto germogliare in te suo Figlio,

così che potesse ricevere da te il latte.

Così il tuo grembo esultò di gioia,

quando tutta la sinfonia celeste da te sgorgò,

perché tu, o Vergine, portasti il Figlio di Dio,

per cui la tua castità rifulse in Dio.

La tua carne provò gioia,

come l’erba su cui ricade la rugiada infondendovi freschezza;

così è accaduto anche in te, o Madre di tutte le gioie.

Ora tutta la Chiesa risplenda di gioia

e risuoni nell’armonia per la dolcissima Vergine Maria, degna di lode, Madre di Dio.

Amen

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