365 giorni con Maria: 16 ottobre. Mater Domini: fazzoletto salva la donna in fin di vita

La Mater Domini appare e dà indicazione di un luogo dove avviene il ritrovamento della splendida e misteriosa icona, a cui un Santo, in particolare, è devoto. Sarà proprio lui ad intercedere in modo straordinario per salvare la vita di una donna partoriente. 

Scopriamo insieme di chi si tratta e dove ha operato il miracolo che era stato profetizzato molti anni prima.

365 giorni con Maria, 16 ottobre (photo web source)

San Gerardo grande devoto della Mater Domini, sarà protetto per tutta la vita dalla Madre di Dio, e lui stesso diverrà a sua volta un protettore speciale.

La prima apparizione della Vergine

La Madonna di San Gerardo nel Medioevo appare sopra dei sambuchi ad alcuni pastori che stanno pascolando il gregge su di una collina. Così, in ricordo dell’evento e seguendo la richiesta della Vergine Maria, in quello stesso luogo si edifica una cappellina, presto meta di numerosi pellegrinaggi.

Nel 1401 Maria appare a una contadina nota col nome di Caramari. La Madonna le chiede di scavare sotto la quercia in cui la donna sta riposando, per la ragione che in quel punto si trova la Sua Sua effige miracolosa.

Dopo molto scoraggiamento, dato che nulla si trova, gli scavi continuano e un meraviglioso dipinto della Santa Vergine viene trovato dentro una cisterna. Alla Sacra Icona viene assegnato il titolo di Madre di Dio, “Mater Domini”. La devozione alla Madonna come Mater Domini cresce rapidamente, anche grazie ai numerosi miracoli che si verificano, dalla guarigione di ciechi alla liberazione di alcuni ossessi.

San Gerardo protettore delle donne incinta

E’ proprio lei ad assistere San Gerardo Maiella, conosciuto come il Santo protettore delle madri e dei bambini. Il Santo fa conoscere il culto alla Madonna di Mater Domini, nutrendo un grande amore per lei.

San Gerardo nasce a Muro Lucano, in provincia di Potenza. Figlio di un sarto, rimane orfano in giovane età. Trova da ragazzo un impiego come apprendista, e in seguito diventa il cameriere del vescovo. Purtroppo, però, Gerardo è malaticcio, e non riesce a portare avanti al meglio il proprio lavoro. Così un certo punto della sua vita decide di entrare in convento per farsi cappuccino. Anche lì, però, i frati non lo accettano.

In preda alla disperazione, di fronte a tutte le strade che gli si chiudono davanti, scappa via e prova a entrare nei Redentoristi. Questi finalmente lo accolgono, impiegandolo però nelle mansioni più umili, considerandolo un buono a nulla.

Oltre alla scarsa considerazione che viene in lui riposta, finisce anche al centro di diversi attacchi. Poco prima di morire di Tisi, San Gerardo viene ospitato a Oliveto Citra, in provincia di Salerno, da una famiglia.

Il miracolo di San Gerardo

In quel luogo il santo lascia il suo fazzoletto, e mentre se ne va, una bambina lo rincorre per riportarglielo.

Gerardo risponde alla piccola che doveva tenerlo perché un giorno le sarebbe servito. Passano diversi anni, la bambina è ormai una donna sposata ed è prossima al parto. Subentra però una grave complicazione e le sue condizioni sono assai critiche, tanto che i medici pensano che non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere.

In quel momento drammatico in cui ogni speranza umana sembrava persa, la donna si ricorda del fazzoletto di San Gerardo. Chiede allora di recuperarlo urgentemente e che gli venga posto sulla pancia. Accade un miracolo. In quel preciso momento i dolori cessano all’improvviso e in maniera miracolosa, la donna partorisce senza alcuna complicazione.

San Gerardo Maiella – photo web source

Preghiera a Maria Mater Domini

Madre del Redentore, esultanti Ti proclamiamo beata. Dio Padre Ti ha scelta prima della creazione del mondo per attuare il suo provvidenziale disegno di salvezza.

Tu hai creduto al suo amore e obbedito alla sua parola.

Il Figlio di Dio Ti ha voluta sua Madre, quando si fece uomo per salvare l’uomo. Tu l’hai accolto con pronta obbedienza e cuore indiviso.

Lo Spirito Santo ti ha amata come sua mistica sposa e ti ha colmata di doni singolari. Tu ti sei lasciata docilmente plasmare dalla sua azione nascosta e potente.

Alla vigilia del Terzo Millennio cristiano, a Te affidiamo la Chiesa, che Ti riconosce e Ti invoca come Madre.

Tu, che sulla terra l’hai preceduta nella peregrinazione della fede, confortala nelle difficoltà e nelle prove, e fa’ che nel mondo sia sempre più efficacemente segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano.

A Te, Madre degli uomini e delle nazioni, fiduciosi affidiamo l’umanità intera con i suoi timori e le sue speranze.

Non lasciarle mancare la luce della vera sapienza. Guidala nella ricerca della libertà e della giustizia per tutti.

Indirizza i suoi passi sulle vie della pace. Fa’ che tutti incontrino Cristo, via, verità e vita. Sostieni, o Vergine Maria, il nostro cammino di fede e ottienici la grazia della salvezza eterna. O clemente, o pia, o dolce Madre di Dio e Madre nostra, Maria!

(Giovanni Paolo II)

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