Vuoi trasformare la tua vita? Ecco i tre “segreti” della santità che puoi mettere in pratica a cominciare da oggi, sono le abitudini quotidiane dei grandi Santi per trovare subito pace e gioia.

Quando pensiamo alla parola “santo”, subito ci vengono in mente le varie figure che, nel corso dei secoli hanno vissuto la Chiesa e tutti i suoi precetti in maniera esemplare. E molti di loro sono diventati, appunto, santi. Ma la domanda sorge spontanea: ma io possono essere (o diventare) un santo?
È una domanda più che lecita, alla quale è necessario dare una risposta. C’è da sapere, in primis, che ci sono ben tre comportamenti che possiamo seguire per incamminarci, anche noi, sulla via della santità. Vediamo insieme quali sono.
Le tre abitudini da imitare per vivere meglio
No, non è uno scherzo: la santità, e il diventare santi, è un qualcosa alla quale tutti possiamo aspirare. Non vengono, dal Signore, posti dei limiti perché si è laici e non si è, invece, dei consacrati, dei sacerdoti o delle religiose. E ne abbiamo, specie in questi ultimi tempi, degli esempi molto concreti di santità che ci vengono direttamente dai laici, uno su tutti Carlo Acutis per i più giovani o anche, Bartolo Longo, entrambi prossimi alla canonizzazione.
Eppure, loro due non erano dei religiosi ma dei laici, persone che si potevano incontrare tranquillamente nella vita di tutti i giorni e, perché no, anche chiacchierare con loro. Questo ci fa ben comprendere che la santità è davvero per tutti, come più volte ci ha anche ripetuto Papa Francesco.
Esistono però delle “attitudini” (se così possiamo chiamarle) che ci danno la possibilità di avviarci, sin da ora, a quella che è la via della santità. Una via difficile sì, ma non impossibile. Difficile perché c’è sempre l’insidia del demonio a darci fastidio, ma se la nostra fede è salda, nulla potrà scalfirci. Quali sono queste buone e sane abitudini da dover avere sin da ora?
Scopriamo quali sono i tre segreti dei Santi
Ne sono ben tre. La prima di queste è il “pregare”: potremmo dire che è la base per avviarci alla santità. Pregare è l’ossigeno della nostra vita, diceva Papa Francesco. I santi hanno fatto della preghiera la loro relazione con Dio, facendola quindi diventare una vera e propria priorità.

Ma in un tempo che corre veloce come quello che stiamo vivendo, spesso è difficile trovare il tempo per pregare. Difficile ma non impossibile. La recita delle lodi, il Santo Rosario: piccole azioni che ci accompagnano verso la via santa.
La seconda abitudine è “avere una vita sacramentale”: i santi hanno sempre un grande amore per Gesù Eucaristia, l’adorazione, la Messa quotidiana, se non è possibile per via dei tanti impegni, almeno la domenica e nei giorni festivi.
Avvicinarci al sacramento della Comunione quanto a quello della Confessione è un passo importante per l’arricchimento e il rafforzamento della nostra vita spirituale. La terza e ultima abitudine, ma di certo non meno importante, è quella di aiutare i poveri. Ci sono dei santi che hanno fatto, di questa, la loro abitudine di vita, come Madre Teresa di Calcutta. I discepoli di Cristo non esitano a fare l’impossibile per aiutare i più esposti della società, ognuno come può e con i tempi che ha.
E tu…hai queste tre abitudini?