28 Novembre: Nostra Signora di Kibeho in Africa, profetizza un terribile massacro

Oggi ricordiamo le apparizioni della Madonna a Kibeho, in Ruanda, dove la Vergine apparve ai giovani veggenti per esortare tutti alla conversione, alla penitenza e alla preghiera mostrando loro anche il terribile massacro che stava per avere luogo nel Paese.

Nostra Signora di Kibeho
Nostra Signora di Kibeho – lalucedimaria.it

La Madonna apparve come Nostra Signora dei Dolori a Kibeho, in Ruanda. Era il 28 novembre 1981 quando la Vergine si manifestò ad alcuni scolaretti africani, battezzati cattolici, che frequentavano una delle scuole missionarie del posto. I piccoli veggenti – i principali furono sette in totale – ebbero diverse visioni della Madonna e di Gesù.

La prima veggente – insieme a Nathalie Mukamazimpaka – a vedere la Vergine fu la sedicenne Alphonsine Mumureke. La giovane stava aiutando a sistemare la sala da pranzo della scuola del convento quando improvvisamente sentì una voce che la chiamava («Figlia mia»). Uscendo dal corridoio Alphonsine vide una donna vestita di bianco che si presentava a lei nella lingua sua lingua nativa come la Madre del Verbo.

La Signora vestita di bianco cominciò a dialogare con lei, chiedendo informazioni sulla sua fede, invitandola ad aderire alla Legione di Maria. La Vergine esortò la ragazza a pregare, singolarmente e insieme alle sue compagne, prima di scomparire dopo un quarto d’ora. Le apparizioni della Madonna si protrassero fino a dicembre.

Dopo le apparizioni, solitamente la giovane veggente finiva per cadere in stato d’incoscienza. Molte delle sue compagne iniziarono a prenderla in giro, convinte che fosse vittima di allucinazioni. Per questa ragione Alphonsine chiese alla Madonna di apparire anche ad altre coetanee, così che potessero finalmente crederle.

La Madonna appare a sette veggenti e predice il genocidio del Ruanda 

Così la Vergine apparve anche a Nathalie Mukamazimpaka, il 12 gennaio 1982, senza però che le ragazze del collegio mutassero il loro giudizio su quei fatti. Col tempo la Madre Celeste si mostrò a sette persone, sei ragazze (tra le quali una ventiquattrenne di fede musulmana) e un bimbo pagano di sette anni, che si uniranno in preghiera tra folle di pellegrini.

Santuario di Nostra Signora dei Dolori di Kibeho
Santuario di Nostra Signora dei Dolori di Kibeho (Foto Facebook @Cultural and Wildlife Tours in Rwanda Uganda and Kenya) – lalucedimaria.it

Durante un’estasi durata otto ore, i veggenti videro il futuro di sangue che attendeva la loro terra. Era quello che sarebbe passato alla storia come il genocidio del Ruanda. In circa cento giorni, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, la mattanza costò la vita a 800 mila o un milione di persone. La Madonna mostrò ai veggenti le strazianti immagini dei massacri che si sarebbero verificati nel 1994 e nei quali avrebbe trovato la morte anche una delle veggenti (Marie-Claire Mukangango) insieme al marito.

La stessa Alphonsine perderà tutta la sua famiglia nella guerra civile del 1991-1995. Con parole ammonitrici, la Vergine invitò con chiarezza a cambiare rotta: «Questo mondo è sull’orlo di una catastrofe», disse la Madonna che chiese di meditare «sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù e sul profondo dolore di Sua Madre». La Madre di Dio esortò a pregare il Rosario («specialmente i Misteri Dolorosi») per ricevere la grazia del pentimento.

Il sole danza a Kibeho come a Fatima

«Sono venuta per preparare la strada a mio Figlio, per il vostro bene, e voi non lo volete capire. Il tempo rimasto è poco e voi siete distratti. Siete distratti dai beni effimeri di questo mondo. Ho visto molti dei miei figli perdersi e sono venuta per mostrare la vera strada», aggiunse Maria. In un’occasione i testimoni assistettero a un miracolo simile a quello accaduto a Fatima: il sole danzante. Le apparizioni andarono avanti fino al 1989. Alcuni dei veggenti continuarono a ricevere speciali messaggi.

Uno di loro, Emmanuel Seagatashya, fu a lungo il portavoce di inviti celesti alla penitenza e alla preghiera. Alphonsine continuò a vedere la Madonna fino al 28 novembre 1989, quando cessarono anche le apparizioni agli altri veggenti.

Il 29 giugno 2001 la Santa Sede ha reso noto che il vescovo di Gikongoro, Augustin Misago, nel cui territorio si trova Kibeho, aveva approvato definitivamente le apparizioni. Il 31 maggio 2003, durante la processione per la consacrazione del Santuario di Nostra Signora dei Dolori a Kibeho il sole tornò a danzare.

Supplica a Nostra Signora dei Dolori di Kibeho

Beata Vergine Maria, Madre del Verbo, Madre di tutti quelli che credono in Lui e pentiti l’accolgono nella loro vita, eccoci davanti a Te per contemplarTi e supplicarTi. Noi crediamo che Tu sei fra noi, come una Madre tra i suoi bambini, anche se i nostri occhi della carne non ti vedono; noi crediamo che Tu sei la Madre di Dio.

Crediamo in Te, sul cammino che ci porta a Gesù il Salvatore, e Ti benediciamo per tutti i benefici di cui ci riempi senza sosta, specialmente, poiché, nella Tua umiltà, Ti sei degnata di apparire miracolosamente a Kibeho, nel momento in cui la nostra terra ne aveva tanto bisogno. Ma il Tuo messaggio corre veloce e supera ogni confine, per ammonire noi miseri peccatori, sparsi in tutto il mondo.

Per la dolorosa Passione del Tuo Divin Figlio e per i Tuoi santi Dolori Ti supplichiamo: donaci sempre la luce e la forza necessari per accogliere con rapidità il Tuo appello a convertirci, a pentirci e a vivere secondo il Vangelo di Tuo Figlio. Insegnaci a pregare senza ipocrisia e ad amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato, perché, come Tu hai chiesto, noi fossimo dei bei fiori che diffondono ovunque e su tutti il loro buon profumo cristiano.

O Santa Maria Madre di Dio, Nostra Signora dei Dolori, insegnaci a comprendere il valore della croce nella nostra vita, perché quello che manca alle sofferenze di Cristo, noi lo riceviamo nella nostra propria carne a favore del Suo Corpo mistico che è la Chiesa che dobbiamo e vogliamo amare qui sulla terra e per l’eternità.

Infondi nei laici e nei Pastori il prezioso sacro Timor di Dio e l’Amore costante alle Sue divine leggi, e quando finirà il nostro pellegrinaggio su questa terra, ci sia concessa quella salvezza per vivere eternamente con Te e tutti i Santi, nel Regno dei Cieli. Amen.

Pater, Ave e Gloria…

(Imprimatur del Vescovo di Gikongoro, Augustin Misago)

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