Sacerdote e fondatore di congregazioni religiose, San Vincenzo de’ Paoli fu modello di carità operante e lasciò un forte segno nella Chiesa della sua epoca.

È ricordato come il santo della carità, San Vincenzo de’ Paoli, che si commemora oggi 27 settembre. La sua vita si colloca nella Francia a cavallo tra fine Cinquecento e la prima metà del Seicento. Nasce come Vincenzo Depaul ( il suo cognome è stato poi italianizzato in de’ Paoli, così come lo conosciamo), il 24 aprile del 1581 a Pouy in Guascogna, che oggi prende il suo nome, Saint-Vincent-de-Paul.
Fino all’età di 15 anni lavorava nei campi e badava ai maiali perchè proveniva da una umile famiglia contadina. Con l’aiuto di un avvocato che gli paga gli studi, nel 1595 lascia Pouy per andare a studiare nel collegio francescano di Dax. In seguito, si trasferisce a casa del suo mecenate e diventa l’istitutore dei figli di questo.
Santo di oggi 27 settembre: San Vincenzo de’ Paoli
Sceglie di intraprendere la vita ecclesiastica e dopo aver preso gli Ordini minori si mette a studiare teologia. A 19 anni diventa sacerdote. Apre una scuola privata per sostenere economicamente la famiglia che versava in cattive condizioni economiche dopo la morte del padre, ma il progetto non va bene e si riempie di debiti.
Nel 1605, mentre viaggiava per mare da Marsiglia a Narbona, la nave è attaccata da pirati turchi e lui insieme agli altri viene fatto prigioniero e venduto come schiavo a Tunisi. Passa alla proprietà di tre diversi padroni in due anni di schiavitù poi riesce a fuggire su una barca insieme al suo ultimo padrone che si era convertito seguendo lui.
Nel nel 1612 diventa parroco di Clichy, alla periferia di Parigi. Qui conosce Pierre de Bérulle, che lo forma ad una profonda spiritualità. Avverrà in lui una trasformazione che lo porterà sulla via di praticare concretamente la carità.
La conversione verso la carità concreta
A 31 anni avviene in lui una sorta di conversione e inizia a dedicarsi a tempio pieno a svolgere al meglio il suo ruolo di parroco. Insegna il catechismo, si occupa di dare consolazione ai malati e ai poveri. Fa il precettore del figlio di Filippo Emanuele Gondi, che era il governatore generale delle galere.
Frequentanto l’aristocrazia si rende conto del divario che esisteva nella sua epoca tra ricchi e poveri, non solo a livello materiale, ma anche sotto il profilo spirituale, in quanto chi viveva nella miseria spesso conduceva una vita misera anche spiritualmente.
Decide di fondare una confraternita di pie persone, impegnate a turno ad assistere tutti gli ammalati bisognosi della parrocchia. Inizia la prima “Carità”, le cui associate presero il nome di “Serve dei poveri”. In ogni povero vedeva la presenza di Gesù e questo lo animava a prendersi cura di loro con amore.
Prende a predicare le Missioni nelle zone rurali, fondando le “Carità” nei numerosi villaggi. Alcune nobildonne si uniscono a lui e collaborano a questa impresa: sono le Dame della Carità. Fonda un ospedale, l’ ”Hotel Dieu” , e riceve il sostegno di illustri personaggi politici dell’epoca.
I “Preti della Missione” o “Lazzaristi” e le “Figlie della Carità”
Anche altri sacerdoti si uniscono a lui e presero il nome di I “Preti della Missione”, chiamati dopo “Lazzaristi” perchp operavano nel priorato di San Lazzaro. La “Congregazione della Missione” riceve l’approvazione nel 1626.
San Vincenzo si dedicava alla formazione dei sacerdoti con la predicazione degli Esercizi Spirituali, dirigendo Seminari e impegnandosi nelle Missioni all’estero. La sua attività attirò molte persone volenterose di impegnarsi, sia nei villaggi che nelle città.
Tra di esse c’era santa Luisa de Marillac, vedova Le Gras, che dopo la morte del marito si dedica alla missione e accoglie nella sua casa le prime postulanti di quelle che sarebbero diventate le “Figlie della Carità”. Quando San Vincenzo muore, il 27 settembre 1660, le “Figlie della Carità” avevano già una cinquantina di Case.
Viene sepolto nella cappella di Saint-Vincent-de-Paul a Parigi e alcune sue reliquie si trovano oggi nella Cappella della Medaglia della Madonna Miracolosa che si trova in Rue du Bac a Parigi. La canonizzazione ha luogo nel 1737 e nel 1885 viene proclamato come patrono di tutte le Associazioni cattoliche di carità.