26 ottobre, Madonna di San Vito: l’icona miracolosa che salvò i soldati italiani nella Battaglia di Lepanto

Un manipolo di soldati originari di San Vito dei Normanni, scampati per miracolo alla cruenta battaglia di Lepanto, decisero di rendere grazie per la sua protezione a quella che verrà chiamata Madonna della Vittoria.

Madonna della Vittoria di San Vito
Madonna della Vittoria di San Vito – lalucedimaria.it

A San Vito dei Normanni, comune pugliese in provincia di Brindisi, si trova la chiesa di Santa Maria della Vittoria, chiamata semplicemente la «Chiesa Madre». Al suo interno è custodita la venerata icona della Madonna «Nikopeia» ovvero «portatrice della vittoria». La tela raffigura la Vergine che annuncia a papa Pio V la vittoria sui Turchi nella battaglia di Lepanto.

Si racconta che un gruppo di sanvitesi abbia preso parte alla storica battaglia di Lepanto, avvenuta il 7 ottobre 1571 e che contrappose le flotte dell’Impero Ottomano e quelle cristiane della Lega santa. Il gruppo di soldati originario di San Vito tornò incolume dalla cruenta battaglia. Una volta tornati sani e salvi in paese i soldati vollero ringraziare la Vergine per la sua miracolosa protezione in battaglia.

Così si impegnarono per dare slancio alla costruzione di una nuova chiesa che all’epoca non era andata al di là delle fondamenta e che inizialmente doveva essere dedicata al santo patrono. Alla fine però l’entusiasmo per la morte scampata in battaglia ebbe il sopravvento. Così il progetto originario fu modificato e si decise di dedicare la chiesa alla Santa Vergine.

La chiesa dedicata a Santa Maria della Vittoria che protesse i sodati italiani durante la storica battaglia

La chiesa fu aperta al culto nel 1595, una volta terminata l’abside e il transetto. Il definitivo completamento ebbe luogo nel primo ventennio del Seicento e l’edificio sacro fu dedicato a Santa Maria della Vittoria per ricordare la vittoriosa battaglia di Lepanto. L’attuale facciata fu costruita invece nella seconda metà del Settecento e si eseguirono ampi lavori per il rifacimento interno.

Basilica Santa Maria della Vittoria
Basilica Santa Maria della Vittoria (Foto Facebook @Basilica Santa Maria della Vittoria) – lalucedimaria.it

Alla fine dei lavori, il 30 aprile 1780, il vescovo di Ostuni Francesco Antonio Scoppa consacrò solennemente la chiesa. L’immagine sacra di Madonna della Vittoria di San Vito, dipinto di scuola veneziana, fu donata dal notaio Recchia prima del 1610. Si tratta di un dipinto significativo proveniente dalla scuola del Tiziano che raffigura in alto la Vergine col Bambino.

La Madonna è attorniata da angeli e santi, tra i quali si possono notare San Francesco, Sant’Antonio, San Lorenzo. Al centro del dipinto vediamo il mare del golfo di Lepanto e le navi da battaglia. In basso e in primo piano si trovano papa San Pio V insieme a sovrani e comandanti. Tra questi ultimi troviamo anche Ruggiero Danusci, che guidò in sanvitesi nella battaglia.

Il 26 ottobre 1996 papa Giovanni Paolo II ha solennemente incoronato in Vaticano l’icona della Madre di Dio Nikopeia in occasione di un’udienza speciale all’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Sempre papa Wojtyla ha proclamato la chiesa di Santa Maria della Vittoria basilica minore. Era il 30 dicembre 1998.

Preghiera alla Madonna della Vittoria di San Vito

O Fonte di bontà, Avvocata dei peccatori, porto dei naufraghi, vita di tutti, non scacciarmi da Te perché peccatore, ma anzi, perché tale, ascolta e consola la mia preghiera. Tu sei veramente purissima, o Madre di Dio!

Conciliami la benevolenza del Divino Giudice. Io ho peccato, e il mio peccato mi sta sempre dinanzi agli occhi. Sfolgora sulla tenebrosa e sordida mia mente il Lume supremo. Disperdi la nebbia dei miei torbidi pensieri, affinché, ravvivato dalla serena e tranquilla luce del tuo sguardo, io possa offrirmi vittima gradita al tuo Figlio e mio Dio, venuto al mondo per chiamare i peccatori a penitenza.

Accogli l’umile mia preghiera e salvami! Mostra in me, che sono il più miserabile, quanto grandi siano le tue misericordie, o speranza mia, o Madre del mio Signore! Rendimi benevolo il tuo Figlio e mio Giudice, o Tu che sei l’asilo dei peccatori pentiti.

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