25 gennaio, Conversione di San Paolo: ecco la potente Preghiera all’Apostolo delle genti

Paolo, nato col nome di Saul, era un ebreo che godeva della cittadinanza romana, convinto avversario dei cristiani. Ma da persecutore dei cristiani, Saul divenne un fervente predicatore, dopo la “folgorazione” sulla via di Damasco. 

Oggi la Chiesa ricorda quell’avvenimento straordinario di cui fu protagonista.

San Paolo - la conversione
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Non incontrò mai Gesù in vita, ma, sulla strada da Gerusalemme a Damasco, mentre andava ad organizzare rappresaglie contro i seguaci di Cristo -molti li aveva già brutalmente uccisi- venne accecato da una fortissima luce e gettato a terra, da cavallo. Udì queste parole di Cristo: “Saulo, Saulo perché mi perseguiti” (At 9,4).

Saul, il terribile persecutore

Era originario di Tarso, nella odierna Turchia. Gli Atti degli Apostoli parlano di lui come di un crudele e accanito persecutore dei cristiani, sostenitore del supplizio di Santo Stefano, tra l’altro. Era il terrore dei seguaci di Cristo, li conduceva personalmente in prigione. A causa sua, molti avevano lasciato Gerusalemme, per raggiungere Damasco. Ecco perché quello divenne il tragitto in cui il Signore decise di richiamarlo a se, proprio mentre stava inseguendo i cristiani che gli sfuggivano.

Saul fu accecato da un bagliore e, accompagnato a Damasco, dovette attendere per tre giorni, prima di incontrare Anania, capo della comunità cristiana che andava a distruggere. Per suo mezzo, guarì dalla cecità e non solo da quella fisica.

 San Paolo l’Evangelizzatore

Dopo i fatti di Damasco, Saul iniziò la sua predicazione. Dunque, divenne anche lui preda delle persecuzioni che, fino ad allora, aveva perpetuato.
Arrivò a Gerusalemme, dove incontrò San Pietro, capo degli Apostoli, a cui parlò della sua conversione. Gli Apostoli, d’altro canto, gli raccontarono la loro vita con Gesù.

Fu con Barnaba ad Antiochia, per organizzare la nuova comunità cristiana, mentre aveva abbandonato per sempre il suo nome Saul, per prendere quello, appunto, di Paolo ed aveva iniziato la sua missione tra i Gentili, i popoli non cristiani, così definiti dagli ebrei.
La sua evangelizzazione toccò diverse popolazioni, dall’Oriente alla Spagna, in lungo e in largo.

L’arresto

Nel 66 fu arrestato. Non era la prima volta, ma l’ultima, poiché, condotto a Roma, il tribunale lo condannò a morte, in quanto cristiano.
Poiché era anche cittadino romano, non fu crocifisso, ma decapitato. Accadde nella palude Salvia, oggi detta Tre Fontane. I cristiani portarono il suo corpo sulla via Ostiense, dove sorge la Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Insieme a San Pietro, San Paolo è il Patrono di Roma. Sono celebrati il 29 Giugno. La conversione di San Paolo, invece, si ricorda il 25 Gennaio.

Preghiera a San Paolo

O santo Apostolo, che con la tua dottrina e la tua carità hai ammaestrato il mondo intero,
volgi benigno lo sguardo sopra di noi, tuoi figli e discepoli. Tutto aspettiamo dalla tua preghiera presso il Maestro divino e presso la Regina degli Apostoli. Fa’, o Dottore delle genti,che viviamo di fede, che ci salviamo per la speranza, che sola regni in noi la carità.

Ottienici, o vaso di elezione, docile corrispondenza alla grazia divina, affinché essa in noi non rimanga infruttuosa. Fa’ che possiamo sempre meglio conoscerti, amarti, imitarti, che siamo le membra vive della Chiesa, Corpo mistico di Gesù Cristo. Suscita molti e santi Apostoli. Passi sul mondo il caldo soffio della vera carità. Fa’ che tutti conoscano e glorifichino Dio e il Maestro divino, Via e Verità e Vita.

E tu, o Signore Gesù, che conosci come non abbiamo fiducia alcuna nelle nostre forze,
per la tua Misericordia, concedici di essere difesi contro ogni cosa avversa dalla potente intercessione di san Paolo, nostro maestro e padre.

Antonella Sanicanti


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