Gli abitanti di Leopoli ricordano ancora, a tre secoli e mezzo di distanza, il miracoloso intervento della Virgo Clemens che salvò la città da un micidiale assedio.

A lungo Leopoli è stata una delle città più importanti della Polonia fino a quando, nel 1945, la popolazione venne espulsa e la città inglobata nell’URSS. Nel 1675 Leopoli, allora ancora polacca, subì un attacco da parte degli ottomani e dei tartari. Era il 24 agosto quando un’immensa armata turca, forte di oltre 300 mila uomini, cinse d’assedio la città.
A fronteggiare questa immensa massa umana c’era il re Jan Sobieski (Giovanni III di Polonia), il cui valore era ben noto ai suoi stessi avversari che lo avevano soprannominato il «leone di Lehistan», cioè della Polonia, che li affrontò il 24 agosto 1675 in quella che passerà alla storia come la battaglia di Lesienice.
Il vecchio condottiero polacco aveva portato in soccorso di Leopoli i suoi seimila ussari. Ma come appare evidente, la disparità di forze era soverchiante e Jan Sobieski era il primo a rendersi conto di quanto la situazione fosse disperata. Se ne rese conto anche la popolazione di Leopoli quando vide dalle mura l’esiguità delle forze dei suoi difensori.
Tutti compresero che occorreva rivolgersi al Cielo. Si avvicinava la vigilia della grande protettrice della Polonia, la Madonna di Czestochowa. La gente così si riversò nella cattedrale per invocare la «Virgo Clemens», la Vergine Clemente. Nel frattempo, oltre le mura infuriava la battaglia. Ma come c’era da attendersi le cose si stavano mettendo male per i cristiani.
La Virgo Clemens ascolta le preghiere degli abitanti di Leopoli
All’improvviso però il cielo si fece tutto buio e carico di nuvoloni scurissimi. In breve tempo un furioso temporale si abbatté sul campo di battaglia trasformandosi in un violento uragano che si scaricò sugli invasori ottomani. La grandine colpì e accecò i turchi, terrorizzati dai fulmini e dal vento impetuoso che li trascinava da una parte all’altra, sbattendoli a terra.

I guerrieri polacchi, invece, potevano godere del vento a favore che accresceva la loro forza offensiva e li spingeva a incalzare le truppe nemiche. I polacchi capirono subito che un intervento divino stava volgendo a loro favore le sorti della battaglia. Così cominciarono a lanciare come grido di guerra i nomi di Gesù e di Maria.
Sempre più frastornati, i turchi cominciarono così ad arretrare e di lì a poco la loro fuga si trasformò in rotta. L’assedio fu rotto. Disfatta totale per l’invasore turco, salvezza per Leopoli. In questo modo il 24 agosto di trecentocinquanta anni fa la Vergine Maria salvò la città. Da quel momento gli abitanti di Leopoli ringrazieranno per sempre Maria per aver respinto l’invasore.
Preghiera alla Virgo Clemens di Leopoli
Placa, o Madre purissima, la selvaggia tempesta dell’anima mia, che sola ti sei mostrata sulla terra porto di quanti navigano nei mali della vita. Tu che hai generato la Luce, illumina, o Pura, gli occhi del mio cuore. Sei stata data a noi, sulla terra, come protezione, baluardo e vanto.
Ci sei stata data come torre e sicura salvezza, o Fanciulla. Per questo non temiamo più i nemici noi che piamente ti magnifichiamo.