I fedeli si stringono intorno alla statua della Nostra Signora del Recolletti durante una calamità naturale, quando ad un tratto si accorgono che qualcosa è cambiato nella figura della Vergine col Bambino.

Nostra Signora dei Recolletti (Notre-Dame des Récollets) è il nome dato a una statua della Vergine Maria collocata nella chiesa omonima a Verviers, in Belgio. La statua è considerata miracolosa a seguito di un evento straordinario avvenuto durante il terremoto che devastò la regione nel XVII secolo. Bisogna risalire al 18 settembre del 1692.
Fu allora che l’abitato di Verviers venne scosso da un terribile sisma che portò la gente terrorizzata a riversarsi per le strade. La folla impaurita si accalcò davanti alla grande statua della Madonna che si trovava in una nicchia nel frontespizio della chiesa dei Frati Minori Recolletti (1), sulle rive del fiume Vesdre, nel centro di Verviers.
I fedeli implorarono la protezione della Madre di Dio pregando la statua che raffigurava la Vergine con il Bambino Gesù in braccio, rappresentato frontalmente, all’altezza delle spalle della Madre in atteggiamento di maestà regale che reggeva nella mano sinistra il globo terrestre e l’avambraccio destro alzato. Maria invece teneva uno scettro nell’altra mano. Entrambe le figure presentavano lo sguardo rivolto in avanti.
Le statue di Maria e Gesù cambiano posizione dopo il terremoto
Con grande stupore i fedeli notarono che la composizione dell’immagine era totalmente cambiata. Il Bambino Gesù non aveva più il globo terrestre in mano. Dopo il terremoto aveva posto la sua mano in quella della Madonna e le rivolgeva lo sguardo, appoggiato a lei sorridente.
Maria adesso ricambiava lo sguardo del Figlio, leggermente girata verso di lui, e gli teneva la mano destra con la mano sinistra. Indubbio che il terremoto non avesse nulla a che fare con la nuova posizione delle statue, visto che queste non mostravano crepe né segni di rottura. Era come se fossero state realizzate in quella maniera.

Ma non era possibile: da troppo tempo la cittadinanza le aveva viste nella posizione precedente. La devozione popolare crebbe rapidamente e si segnalarono miracoli e guarigioni. Il vescovo di Liegi dispose un’inchiesta canonica che si svolse in due fasi tra il 1693 e il 1696. Furono raccolte un centinaio di testimonianze (tra le circa quattromila persone disposte a testimoniare).
Il teologo che condusse l’inchiesta (Pierre Henrard) escluse che la statua fosse stata sostituita con un’altra. La scultura, molto pesante, si trovava a grande altezza sulla nicchia della facciata della chiesa e per giunta si affacciava su una pubblica piazza. Sostituirla o modificarla in pochi istanti sarebbe stato impossibile senza dare in alcun modo nell’occhio.
«Il dito di Dio è lì!», non rimase che concludere al relatore davanti a tanti miracoli e prodigi, a tante infermità e dolori alleviati e leniti. L’anno successivo, nel 1697, il vescovo di Liegi autorizzò il culto pubblico. Nel 1739, papa Clemente XII concesse l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che avessero visitato la chiesa dei Recolletti il 18 settembre. Nel 1892, bicentenario del miracolo, Leone XIII fece incoronare la Vergine dei Recolletti.
Preghiera a Nostra Signora dei Recolletti
O Maria, tu risplendi sempre sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Ci affidiamo a te, Salute dei Malati, che presso la croce hai condiviso il dolore di Gesù, mantenendo salda la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano, tu sai di cosa abbiamo bisogno e siamo certi che veglierai su di noi affinché, come a Cana di Galilea, tornino la gioia e la festa dopo questo momento di prova. Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci alla volontà del Padre e a fare ciò che Gesù ci dirà, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato del nostro dolore
per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non ignorare le nostre suppliche, noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
(1) Si denominano «recolletti» (dal latino recollecti, participio passato di recolligere ovvero «raccogliere, radunare») alcuni ordini religiosi nei quali i frati sono soliti raccogliersi in conventi solitari. I Recolletti francescani sono una famiglia di Frati Minori sorti in Spagna nel 1502.