Anche fedeli di altre religioni vedono l’apparizione della Madonna nei cieli di Mulevala, mentre infuria la sanguinosa guerra civile che porta devastazione e morte nel Mozambico.

A Mulevala sorge il più importante santuario del moderno Mozambico, dedicato a Maria Regina della pace. Il Paese dell’Africa meridionale, ex colonia portoghese, è stato a lungo teatro di una sanguinosa guerra civile. Il Mozambico ottenne l’indipendenza nel 1975, dopo dieci anni di guerriglia con il potere coloniale da parte dei guerriglieri marxisti Fronte di Liberazione del Mozambico (FreLiMo).
Alla presidenza salì Samora Machel, leader del FreLiMo, convinto internazionalista e sostenitore delle forze rivoluzionarie attive in Rhodesia (oggi Zimbabwe) e Sudafrica. I due Paesi risposero offendo a loro volta supporto al fronte nazionalista della Resistenza Nazionale Mozambicana (RENAMO). Scoppiò così una guerra civile tra i due fronti. Per quasi sedici anni, dalla fine del maggio 1977 fino all’ottobre del 1992, il conflitto insanguinò il Mozambico.
In questo contesto, in pieno conflitto tra le due fazioni, apparve la Vergine Maria. La Madonna si manifestò nel cielo di Mulevala il 18 dicembre 1987. La Vergine sarebbe apparsa in cinque luoghi diversi nella zona a cinque-dieci chilometri di distanza l’uno dall’altro, visibile a molti testimoni.
La Madonna di Mulevala appare anche ai fedeli di altre religioni
Maria apparve come una bellissima signora velata alle quattro e mezza del pomeriggio, per circa un’ora, con il capo velato e la testa coronata di stelle, all’altezza degli alberi. Con lei c’era Gesù Bambino, che lentamente crebbe fino a diventare Gesù adulto prima di salire in alto nei cieli e sparire.
La Madre rimase ancora un po’, senza dire una parola ai veggenti, con un grande calice in mano. Una nuvola poi coprì tutto e l’apparizione cessò. Tutta la popolazione dei cinque villaggi della zona (Merca, Malaley, Mucoje, Coròa, Mopeya) in un raggio di oltre 20 km controllati dal RENAMO vide in contemporanea la prodigiosa apparizione. I testimoni non furono soltanto cattolici, ma anche protestanti, musulmani e animisti. Molti di questi ultimi, spaventati, corsero a nascondersi nelle loro capanne.

La popolazione cristiana promise, durante un’affollatissima celebrazione eucaristica straordinaria ai piedi della Montagna del Muhogole, quando ancora la guerra infuriava con ferocia, insieme ai due missionari padre.Giovanni Bonalumi SCJ e padre Tarcisio De Giovanni (della Diocesi di Cesena – Fidei donum), di costruire in tempo di pace un santuario in onore di Maria Santissima a ricordo dell’apparizione e per ringraziare la Vergine della sua protezione.
A mettere fine a sedici anni di guerra civile, costati un milione di morti, sarebbero stati gli Accordi di pace stipulati nell’ottobre 1992 a Roma, grazie all’intermediazione della diplomazia italiana, della Comunità di Sant’Egidio e delle Nazioni Unite. Nel corso del sanguinoso conflitto si era diffusa l’orribile pratica del rapimento dei minori. Non di rado furono impiegati come “bambini soldato” e costretti a uccidere i loro stessi genitori, a combattere in prima linea durante gli attacchi o a attraversare i campi minati.
Per via della guerra, soltanto dopo il 1992 fu possibile consegnare al vescovo di Quelimane alcuni fogli dattiloscritti con le testimonianze raccolte dai missionari del posto. Nel 2006 iniziarono i lavori per la costruzione del santuario destinato a diventare il centro del culto mariano in Mozambico.
Preghiera alla Madonna di Mulevala
Maria, Regina della Pace e della Concordia ottieni dal Tuo Figlio Gesù, che chiunque invochi il Tuo Nome in punto di morte sia salvato dalla dannazione eterna. Amen. Conforta i poveri, i disperati i malati, gli abbandonati dai parenti e amici e dalla Società.
Volgi il Tuo sguardo sugli Infedeli e cattivi cristiani, sul popolo mozambicano, dall’alto del Tuo Santuario di Mulevala. Veglia sui nostri bambini e sulle Mamme in attesa. Ottieni ai sacerdoti e alle suore slancio apostolico e preghiera. Noi ci consacriamo a Te con le parole di San Giovanni Paolo II: “Totus Tuus”, Sono tutto tuo. Amen.







