La vicenda della Madonna di Liesse è legata alla incredibile fuga dall’Egitto di una principessa musulmana e tre cavalieri cristiani.

Tre fratelli, nobili cavalieri francesi della Piccardia, abbandonarono il loro castello nel Launois (oggi nel dipartimento dell’Aisne) e partirono per la crociata dove si distinsero per il loro coraggio nella feroce battaglia che infuriava tra eserciti cristiani e musulmani. Nel 1134 furono catturati dai musulmani e diventarono prigionieri del sultano d’Egitto, Al-Hazar.
Il sultano, che sparava in un sostanzioso riscatto, cercò di convertirli all’Islam con la promessa di doni sontuosi. Ma i tre cavalieri resistettero alle lusinghe e furono così imprigionati in una torre dove soffrirono di fame e di privazioni. Il sultano provò a inviare diversi capi religiosi per cercare di convertirli. Senza successo, perché i tre fratelli argomentavano in maniera persuasiva in difesa della loro fede cristiana.
Al-Hazar allora tentò un’ultima carta e mandò nella loro cella la principessa Ismemia (o Ismeria), la sua giovane figlia. Commossa per la fine crudele che avrebbe atteso i cavalieri cristiani se non avessero obbedito alla volontà di suo padre, cercò in ogni modo di convincere i prigionieri a cambiare fede con la promessa di ricchezze e onori.
I tre devotissimi alla Vergine Maria, la pregavano di continuo. Una notte furono svegliati dal sonno da una luce sfolgorante proveniente da una statua della Madonna apparsa improvvisamente nella cella, scolpita si disse da un angelo. L’indomani la statua riprese a illuminarsi, stavolta alla presenza di Ismenia che sentiva anche un gran profumo emanare dalla scultura.
La Madonna appare in sogno a Ismenia
La principessa portò la statua nelle sue stanze. Quella stessa notte la Vergine apparve in sogno a Ismenia che si ritrovò in ginocchio. Alcuni giorni dopo la giovane figlia del sultano organizzò la fuga dei tre prigionieri e scappò insieme a loro. La Madonna, che la principessa aveva implorato di renderla cristiana nel Battesimo, le aveva predetto infatti che l’avrebbe portata in Francia, scortata dai tre cavalieri.

Dopo aver a lungo girovagato, i quattro si addormentarono per la stanchezza. Quando si risvegliarono scoprirono che era accaduto un altro miracolo. Chiesero a un pastore e scoprirono di trovarsi in Francia, in Piccardia. I fuggitivi si inginocchiarono e ringraziarono la Santa Vergine. Infine raggiunsero un giardino dove la statua della Madonna, che trasportavano dall’Egitto, divenne così pesante da renderne impossibile lo spostamento.
Qui, nel villaggio di Liesse, costruirono una cappella per alloggiare la statua. Ismenia ricevette il Battesimo e condusse una vita esemplare. Ancora oggi la basilica di Notre Dame de Liesse è molto frequentata.
Preghiera a Nostra Signora di Liesse
Sii benedetta Maria, Madre di Dio, piena di grazia, tu sei la causa della nostra gioia! Con il tuo amore e la tua fede pura, hai permesso a Gesù di diventare il sommo sacerdote che la nostra fede confessa. Oggi ti preghiamo per le vocazioni consacrate. Veglia sui giovani che Dio chiama a diventare sacerdoti per celebrare l’Eucaristia e annunciare la Buona Novella.
Serva del Signore, ispira coloro che Gesù chiama a diventare diaconi nel servizio dei poveri e della carità fraterna. Stendi il tuo velo di luce sulle anime di coloro che Egli destina a seguirlo nella vita consacrata. Insegna a ciascuno a trovare il proprio posto per realizzare, con i propri fratelli, la Chiesa, corpo mistico di Cristo.
Nostra Signora di Liesse, protettrice della Piccardia, accogli le nostre preghiere. Nel tuo cuore materno, rendici disponibili alle chiamate del Signore e insegnaci a rispondere con gioia: “Eccomi, Signore!”. Amen!
Mons. Renauld de Dinechin, vescovo di Soissons, Laon e Saint-Quentin