15 giorni con Sant’Alfonso M. de’ Liguori per prepararci alla Passione – II giorno

Con Sant’Alfonso M. de’ Liguori, ripercorriamo i giorni che vanno dal sabato della settimana precedente a quella che giungerà alla domenica delle Palme, sino alla vigilia della Pasqua.

Passione Cristo - Pasqua
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Il Santo ci offre, dunque, una riflessione giornaliera, per ben 15 giorni, per sintonizzarci agli eventi salienti che preludono la morte e la risurrezione di Cristo Gesù. Qui proponiamo un estratto degli scritti di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.

Domenica di Passione: Gesù fa orazione all’Orto

Sapendo Gesù Cristo essere già venuta l’ora della sua Passione, dopo aver lavati i piedi a’ suoi discepoli, e dopo aver istituito il SS. Sacramento dell’altare, in cui ci lasciò tutto se stesso, se ne va all’Orto di Getsemani, ove sapea già dover venire i nemici a prenderlo. Ivi si mette ad orare, ed ecco che si trova assalito da un gran timore, da un gran tedio e da una grande mestizia, “Coepit pavere, taedere, et maestus esse” (…). Nel processo della sua Passione i flagelli, le spine, i chiodi e gli altri tormenti lo afflissero ad uno ad uno, ma nell’Orto vennero tutti insieme colla loro memoria a cruciarlo. Tutti egli l’abbraccia per nostro amore! ma nell’abbracciarli trema ed agonizza. “Factus in agonia prolixius orabat” (Luc. 22).

Anche io abbraccio la croce!

In oltre l’assalta un gran tedio di quel che dovea patire, onde prega il Padre a liberarnelo: “Pater mi, si possibile est, transeat a me calix iste” (Matth. 26). Egli pregò così per insegnarci che nelle tribolazioni ben possiamo chiedere a Dio che ce ne liberi; ma nello stesso tempo dobbiam rimetterci alla sua volontà e dire come allora disse Gesù: “Verumtamen non sicut ego volo, sed sicut tu“. Sì, Gesù mio, non si faccia la mia, ma la vostra volontà. Io abbraccio tutte le croci, che volete mandarmi.

Sant'Alfonso san gerardo
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(…) Datemi dunque parte di quel dolore ed aborrimento, che nell’Orto voi ne provaste, acciocch’io pianga amaramente sino alla morte i disgusti che v’ho dati. Io v’amo, o Gesù mio; accogliete un peccatore che vuol amarvi. O Maria, raccomandatemi a questo Figlio afflitto e mesto per amor mio.

 

Antonella Sanicanti

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