Del resto, era stato lui stesso a dirlo, prima di lasciare questa terra. Quando, infatti, alcuni fedeli gli domandarono: “Mo’ voi ve ne andate e noi come faremo senza di voi?”.
Padre Pio disse: “Semplicioni, io sarò qui in mezzo a voi più di prima. Venite alla mia tomba. Prima per parlarmi mi dovevate aspettare, adesso li sono io che vi aspetto. Venite alla mia tomba e riceverete più di prima”.
Il Vescovo proclamava: “Abbiamo aperto il sepolcro di San Pio che, sapete, è sotto un masso dove c’è un loculo scavato a circa un metro di profondità. Abbiamo estratto la prima cassa con tutti i sigilli, io ho verificato i sigilli, li abbiamo rotti e abbiamo aperto la prima cassa, piuttosto arrugginita”. Così, sollevarono, poi, anche il coperchio di zinco, che ricopriva una delle casse, chiusa con un lastra di vetro. Questa mostrava una condensa, che non lasciava vedere bene il corpo di San Pio, finché non si giunse ad aprirla.
San Pio portò sul corpo i segni delle stimmate, oltre alla ferita al costato, per tutta la sua vita terrena. Quei segni, oltre a tanto dolore, gli procurarono anche la diffidenza ingiustificata di molte autorità religiose del tempo.
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