10.000 Rosari: sfida straordinaria di preghiera per una intenzione importantissima!

Il mese di maggio è il mese della Madonna. E non c’è nulla di meglio che iniziarlo con una grande adunata di preghiera.

Anche online? E perché no? Una bellissima iniziativa in questo senso viene dagli Stati Uniti d’America, scopriamola insieme.

uomo impugna rosario
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L’invito a consacrare soprattutto il mese di maggio alla recita del Rosario viene da lontano. A indicarlo come il mese mariano per eccellenza fu il padre gesuita Annibale Dionisi (Verona, 1679) pubblicando a Parma, sotto lo pseudonimo di Mariano Paternio, un opuscolo dal titolo Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei.

A avvalorare l’idea di maggio come mese di Maria provvede anche il magistero della Chiesa. Prima con Pio XII che dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio (spostata dopo il Concilio Vaticano II al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la Visitazione di Maria) nell’enciclica Ingruentium malorum del 1951 esorta a pregare il Rosario soprattutto in famiglia. Sulla stessa falsariga anche Paolo VI. Nella sua enciclica Mense Maio (1965) papa Montini indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».

Una straordinaria challenge di preghiera

Non si può dunque che elogiare la bella iniziativa – o meglio la challenge, come si dice sui social – del vescovo di Winona-Rochester (Minnesota, Usa) Robert Barron. Attraverso la sua piattaforma Word On Fire il presule americano ha lanciato proprio per questo mese di maggio l’idea di pregare 10.000 Rosari per il ritorno alla fede di tanti che hanno abbandonato la Chiesa di Cristo.

Ecco le parole con cui il il vescovo Barron ha lanciato la challenge di preghiera sulla newsletter di Word On Fire:

«Caro amico, Word on Fire riceve ogni mese innumerevoli messaggi dai nostri sostenitori che ci chiedono di pregare per i membri della famiglia e gli amici che si sono allontanati dalla Chiesa. Entrando nel mese di maggio, nel quale poniamo una speciale enfasi sul rapporto della Chiesa con Maria, voglio invitarti a partecipare a una sfida di preghiera unica.

Questo mese ti chiedo di unirti a noi nella preghiera di 10.000 rosari per l’intenzione che coloro che si sono allontanati dalla loro fede possano ritornare alla Chiesa con una rinnovata comprensione dell’amore e della misericordia di Dio».

preghiera rosario
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Evangelizzazione fa rima con preghiera

L’invito è quello di collegarsi alla pagina di Word On Fire (cliccare qui) dedicata alla recita del Rosario per registrarsi. Questo per lasciare traccia di quanti Rosari siano stati recitati con questa intenzione.

Basterà inserire nome (First Name), cognome (Last Name: ma nell’elenco delle adesioni apparirà solo la lettera iniziale per garantire la privacy), una mail valida (che non apparirà) e la città/nazione di provenienza. Per completare l’adesione dovremo cliccare infine il tasto “submit”.

La pagina web comprende anche una mappa che mostra la posizione di coloro che hanno pregato. In modo da fornire una rappresentazione anche visiva della portata di questo sforzo, oltre che come incoraggiamento per gli altri a partecipare.

Come potrete vedere, le “bandierine” italiane sulla mappa non sono moltissime, ma c’è tutto il tempo per recuperare.

«L’evangelizzazione deve fondarsi sulla preghiera», prosegue il vescovo Barron. «Il Rosario è una potente pratica contemplativa aggiunge il fondatore di Word On Fire – che acquieta la mente e ci trascina nelle profondità della nostra fede. Uniti attorno a questa intenzione comune, possiamo pregare in modo particolare per le persone che sappiamo aver lasciato la Chiesa, e anche per chiedere la forza e la saggezza di cui abbiamo bisogno per essere evangelizzatori efficaci nelle nostre famiglie, nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità. Grazie di esserti unito a me in questo sforzo e che Dio ti benedica».

L’obiettivo dei 10.000 Rosari è stato raggiunto in sole 48 ore, avvertono sul sito. Ma naturalmente la challenge continua. C’è da sperare che questa bella sfida diventi “virale” anche nel nostro Paese. Non resta che farsi avanti dunque e lasciarsi “contagiare” dalla dolce e vigorosa preghiera del Rosario. Ci sembra in tema l’invito di una nota canzone, ovviamente in inglese: Fight and pray!

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