
Si chiama Zlatko Dalic l’allenatore della squadra della Croazia che, tra qualche ora, disputerà l’ultima partita del Mondiale 2018, contro la Francia.
“Ciascuno di noi, in un modo o nell’altro, porta la sua croce”, ma questo non deve farci mollare, perché “solo con la fede l’uomo può tornare, in modo più qualitativo, sulla strada giusta. E’ necessario portare la croce nel modo più dignitoso possibile, portarla con fortezza e forza. Nelle situazioni che sembrano senza uscita, si trova una soluzione, tuttavia è necessario credere”.
Lui, che da bambino serviva la Messa, in un momento storico in cui il suo Paese, vessato dal comunismo del dittatore Tito, non era libero nemmeno di pregare Dio, pensa che “Dio è presente quotidianamente nella mia famiglia e nella mia vita (…) e, per tutto ciò che ha fatto nella mia vita, posso ringraziare la fede e il buon Dio”.
Molti hanno notato che Zlatko Dalic ha spesso la mano destra in tasca e che dirige i calciatori con la sinistra e questo perché: “Il Rosario è sempre con me, e quando mi sento un po’ agitato, metto la mano in tasca, stringo il Rosario, e tutto diventa più semplice”.
Antonella Sanicanti